Happy Creepy… Christmas! Cosa sarebbe il Natale senza almeno il primo, e superbo, film dei “terrificanti” gremlins? Semplice, non sarebbe Natale. E quindi, sulla scia della settimana scorsa, il MustSee a tema natalizio di oggi è, come detto, dedicato ai Gremlins.
Classe 1984. Alla regia Joe Dante, alla sceneggiatura Chris Columbus e alla produzione Steven Spielberg.
Il magico trio delle meraviglie, si immortala in un comedy-horror movie, perfettamente bilanciato, che è subito entrato nella classifica dei maggiori incassi di quell’anno, assieme a Ghostbusters e Indiana Jones e il tempio maledetto, conquistando ben cinque statuette Saturn Awards nel 1985.
Gremlins è un vero e proprio cult movie ispirato ad un racconto del 1943 scritto da un pilota della Royal Air Force, Richard Dohal. I film ha lasciato spazio per un sequel nel 1990, ma meno fortunato, e un franchising che spazia dai videogiochi ai pupazzi, raggiungendo anche le parodie. Del terzo sequel se ne parla ormai da anni, eppure sembra che ancora non si sia trovato il giusto compreso.
Nonostante questo Gremlins continua a vivere nel ricordo di ognuno di noi, soprattutto perché, in particolar modo in questo periodo, viene spesso riproposto sul piccolo schermo.
Ma che cos’è un gremlin?
Cari amici, lasciate che mi presenti. Mi chiamo Peltzer, Rand Peltzer. Sono quello sull’angolo. Sono un inventore, e ho una storia da raccontarvi. Sì, lo so, tutti abbiamo una storia. Però scommetto che nessuno ne ha una come questa. Nessuno.
Tutto cominciò qui a Chinatown. Io facevo il giro dei negozi per piazzare le mie invenzioni, e anche per trovare un regalo per mio figlio. Fu così che capitai in questo strano posto.
Tutto inizia proprio così. Un angolo recondito di Chinatown. Un vecchietto cinese un po’ strano. Una gabbia con dentro uno strano animaletto, un cucciolo di mogwai. Rand Peltzer, inventore un po’ svampito pensa proprio che questo sia il regalo perfetto per suo figlio, il giovane Billy.
Sebbene il vecchio sia irremovibile sulla vendita dell’animaletto in questione, a quanto pare troppo pericoloso, Rand riesce comunque a comprarlo di nascosto grazie al nipote del vecchio.
La sorpresa sembra essere più che gradita per Billy, il quale, dopo un primo momento di confusione, accetta di buon grado il nuovo amico dolcissimo. Il mogwai, ribattezzato Gizmo, entra ufficialmente a far parte della famiglia Peltzer.
Ma, attenzione! Il vecchio saggio ha imposto tre regole da seguire alla lettera, ripetute un po’ superficialmente dal nipote:
- Mai esporli alla luce, soprattutto quella del sole in quanto mortale;
- Mai bagnarlo: essendo asessuati, quello è l’unico elemento a dare vita al loro ciclo riproduttivo;
- Mai dargli da mangiare dopo la mezzanotte.
Le regole, come ogni film in chiave horror che si rispetti, vengono prese sotto gamba. Fantasticherie di un vecchio, probabilmente. Proprio come una reazione a catena, tutte e tre le regole vengono violate. La prima a causa del flash della macchina fotografica della signora Peltzer, decisa a immortalare il momento; la seconda in modo del tutto casuale quando, “per sbaglio”, Gizmo viene bagnato.
Immediatamente dalla sua schiena fuori escono alcuni bozzoli che, il giorno dopo, danno vita ad altri mogwai come lui. I figli/fratelli di Gizmo sembrano, però, essere molto meno teneri e pacifici del piccolo “furby”. L’orrore puro avviene dopo la mezzanotte di quel giorno. I mogwai riescono a trovare un modo per potersi nutrire, infrangendo quindi anche la terza e ultima regola, trasformandosi in orripilanti mostriciattoli verdi dai denti affilati e intrisi di veleno.
Se in versione mogwai questi paffutti cosetti pelosi potevano sembrare troppo vivaci e caotici, la versione gremlins è decisamente più terrificante. I gremlins conoscono solo caos e distruzione. Vogliono far dispetti, rovinare il natale, rendere la vita degli esseri umani impossibile e, quando possono, ucciderli nei più disparati dei modi, da un morso letale a incidenti brutali.
Capeggiati dall’orripilante leader “Ciuffo Bianco”, i gremlins seminano il panico per la città. Introducendosi dalle abitazioni, tutte addobbate in occasione delle festività, alle strade, fino al centro commerciale e negli uffici situati lì dentro.
Un delirio che si forma tra panico e gag comicissime in pura salsa anni ottanta. Un vero omaggio al cinema classico, di cui Joe Dante è maestro indiscusso, mescolato con una giusta dose del trash movie tipico di quel periodo.
Gli effetti visivi un po’ posticci fanno assolutamente parte delle narrazione, la quale si arricchisce anche di piccole citazioni che fanno parte degli stessi autori della pellicola, come per esempio la celebre frase al telefono di un gremlin che risponde da casa di Billy dicendo: “telefono casa”, citando la storica frase del film di fantascienza di Spielberg, E.T. L’extraterrestre.
Ma non solo! Celebre è la citazione de L’invasione degli Ultracorpi di Don Siegel, e così via,mandando avanti un discorso sempre omogeneo e ricco di colpi di scena, piccoli e voluti cliché, black humor marcato che fa di Gremlins un prodotto, all’epoca, del tutto nuovo ma che tutt’oggi ancora unico nel suo genere.
Joe Dante con Gremlins non fa altro che muovere la sua personale critica, in modo del tutto originale, nei confronti del tipico e falso buonismo della società dell’epoca – attualissimo tutt’oggi – creando una pellicola, magistralmente strutturata da un maestro della sceneggiatura di genere come Chris Columbus, che sfottesse lo stile di vita dell’americano tipo.
Attaccando proprio durante uno dei periodi in cui il perbenismo si spreca non poco come il Natale, attraverso situazioni di cattiveria estrema che portano i protagonisti adulti ad agire contro i gremlins in modo piuttosto cruento e con metodi abbastanza politicamente scorretti.
Gremlins è l’escamotage creato da Joe Dante per far crollare la maschera di falsa perfezione della società, tirando fuori l’aspetto più marcio e corrotto.
Infondo, pur di salvarci la vita, siamo tutti abbastanza egoisti e ipocriti, e di fronte a situazioni estreme, come quella di vedersi un mostriciattolo alle calcagne pronto a far capitolare in chissà quale cruenta maniera, non si guarda in faccia nessuno pur di salvarsi le penne.
I gremlins sono i protagonisti assoluti di questa omonima pellicola, che gioca moltissimo sui limiti dell’essere umano, e che sceglie, proprio per questo motivo, personaggi abbastanza anonimi che quasi suscitano indifferenza nei confronti dello spettatore, decisamente molto più catturato dalle varie diavolerie commesse dalle grottesche creature.
Unica vera vittima, volto innocente e ingenuo dall’inizio alla fine, è proprio il piccolo Gizmo, il quale vuole quasi rappresentare quel moto di speranza e salvezza che si deve, almeno in piccola parte, in tutte le storie “apocalittiche” come queste.
Gremlins di Joe Dante è un vero e proprio inno al cinema libero; un cinema senza peli sulla lingua, originale ed estremo che non ha paura di mostrarsi e toccare tematiche, sebbene in modo originale e diverso, molto spigolose.
Se ancora non lo avete fatto, direi che è proprio ora di mettersi comodi e concedersi a questo eterno MustSee, ma attenzione…
Se il vostro condizionatore d’aria si mette a fare i capricci, la vostra lavatrice impazzisce o il vostro televisore si oscura all’improvviso, prima di chiamare un tecnico accendete tutte le luci. Guardatevi in tutti gli armadi, i cassetti, e sotto tutti i letti. Perché… non si sa mai. Può darsi che a casa vostra sia capitato un Gremlin…