James Bond, altresì detto 007, sta per tornare al cinema con SPECTRE, nuovo capitolo della saga spionistica che segue l’apprezzatissimo Skyfall, film che ha segnato anche il record assoluto di incassi per l’agente segreto al servizio di Sua Maestà.
Siamo arrivati al capitolo 24 ufficiale della storica serie che vede Bond opposto ad ogni genere di cattivacci determinati a dominare/distruggere il mondo.
Stavolta, come il titolo suggerisce in maniera inequivocabile, a tornare sulla scena in veste riveduta, modernizzata e corretta è nientemeno che la temibile organizzazione segreta che complotta nell’ombra sul destino del mondo:
La SPECTRE!
Un grande ritorno pianificato da tempo, tanto è vero che il nuovo film promette di gettare luce anche su dettagli e avvenimenti delle precedenti pellicole dell’era Daniel Craig.
Non per niente, il carismatico Christoph Waltz, che interpreta il misterioso capo SPECTRE Franz Oberhauser, dice in faccia a Bond: “Sono l’artefice di tutte le tue sofferenze”.
Ok, ma ultimo capitolo a parte, qual è la storia della SPECTRE (il cui nome è l’acronimo di Special Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion) che anche un non-appassionato cronico delle avventure di 007 deve conoscere?
Tranquillo, caro lettore, ci sono qua io!
Chiedi chi era la SPECTRE
La SPECTRE nasce al cinema praticamente con Bond, nel lontano e stiloso 1962, quando il buon vecchio Dr. NO, villain della prima, storica pellicola interpretata da Sean Connery si rivela essere una testa della tentacolare organizzazione criminale spalmata all over the world.
Naturalmente la simpatica confraternita del Male era già presente nei libri dell’autore letterario di 007, Ian Fleming, a partire dall’anno precedente, nelle pagine del celebre Thunderball del 1961.
Nelle opere di Ian Fleming la SPECTRE era davvero la rappresentazione del Male assoluto, una sorta di azienda criminale guidata dal famigerato e pittoresco Ernst Stavro Blofeld e pochi, selezionatissimi luogotenenti intorno al pianeta, che si occupavano degli affari comandando direttamente o indirettamente altre realtà tipo la Mafia, la Gestapo, le varie polizie segrete degli stati europei, e via via fino ai livelli più bassi della criminalità.
Appare abbastanza chiaro che Fleming, non volendo limitarsi al clima della guerra fredda che si respirava quando scriveva, a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del Novecento, aveva l’ambizione di creare un nemico non legato a Paesi particolari e che avesse come giurisdizione l’intero pianeta.
Un’ottima pensata che ha creato uno dei “personaggi” (perché la SPECTRE, come organismo, lo è a tutti gli effetti!) più famosi, imitati, citati e oggetto di parodie della storia della cultura pop.
La SPECTRE diventa pop
Nelle incarnazioni cinematografiche, la SPECTRE è impegnata spesso e volentieri a destabilizzare l’ordine mondiale in qualità di agente del caos, spesso in combutta con la superpotenza di turno.
La lealtà non è infatti una delle qualità peculiari dell’organizzazione, che solo al suo interno non tollera debolezze o fallimenti. Gli obiettivi finali sono sempre “fumosi” e la SPECTRE si schiera spesso dalla parte di chi fornisce migliori garanzie e risorse. Salvo poi cambiare fronte, se è il caso (sempre se non ha già piazzato uomini-chiave nelle fila opposte…)
In Si vive solo due volte, è lo stesso Blofeld – che formalmente risponde delle sue azioni a due non meglio specificati burocrati asiatici – a spiegare i piani globali della SPECTRE, che lavora con altri ma persegue solo i propri fini.
Insomma, mentre i governi, gli eserciti e i servizi segreti sono troppo occupati a farsi la guerra tra loro, l’organizzazione ne approfitta per curare i propri affari e prosperare.
Mission aziendale
La destabilizzazione dell’ordine mondiale, appunto.
La SPECTRE non è formalmente legata a nessuna ideologia particolare, se non quella di dominare e, dove possibile, condizionare l’andamento della Storia mondiale attraverso atti di strisciante influenza o plateali dimostrazioni di forza violenti.
Non per niente, il simbolo che da sempre contraddistingue l’organizzazione è una inquietante piovra, che ben esprime la natura viscida e sfuggente.
Gestione del personale
Stabiliti gli obiettivi di produzione, chi non li rispetta muore. Non per niente una delle frasi-cult di Blofeld è…
Questa organizzazione non tollera il fallimento.
Semplice, diretto. Disobbedienza e/o fallimento uguale morte, c’era scritto sul contratto, adesso non puoi tirarti indietro, ciccio!
Quartier Generale
Sia nel libro che nel film Thunderball, la sede della SPECTRE è indicata essere a Parigi. Romantici, questi villains.
Dal trailer del nuovo film, sappiamo invece che la sede del mega-incontro a cui si imbuca Bond è a Roma, ma insomma, non vorremo mica mettere in discussione il turismo del terrore e il buon gusto per i viaggi dei megacattivi, vero?
Organigramma della società
Il fondatore e boss della SPECTRE ha il volto e il nome di Ernst Stavro Blofeld.
Noto per la sua pelata e l’inseparabile gatto persiano di colore bianco (solo nei film), Blofeld guida con pugno di ferro, crudeltà e un pizzico di sadica ironia l’organizzazione.
Famosi i suoi discorsi contro gl impiegati, spesso seguiti da minacce verso uno di questi, per poi uccidere un altro, traditore e responsabile del fallimento (gli piacciono i colpi di teatro, che ci volete fare)
Il secondo in comando è l’italiano Emilio Largo, uno a cui piace vestirsi bene, viaggiare per mare col suo yacht “Disco Volante” (sic!) e portare una benda da pirata sull’occhio.
Nei libri
Ian Fleming ha scritto quella che è stata etichettata come la “trilogia della SPECTRE”.
Come detto, la SPECTRE “nasce” in Thunderball e viene sconfitta, apparentemente, nello stesso libro, lasciando Blofeld a leccarsi le ferite.
Cosa che invece fa nel secondo capitolo della trilogia, Al Servizio Segreto di Sua Maestà (1963), uno dei più emozionanti, densi di avvenimenti e di colpi di scena della saga.
L’ultima apparizione di Blofeld & co è in Si Vive solo Due Volte (1964), spettacolare resa dei conti tra i due mortali nemici.
Nei film
Al cinema la SPECTRE ha fatto molta presa ed è ben presente in tutte le “prime” ere della spia, con il volto di Sean Connery, George Lazenby e Roger Moore.
Nel 1962, il Dr. No del titolo stesso del film (in Italia 007 Licenza di uccidere) dichiara di lavorare per la SPECTRE.
Nel film successivo, Dalla Russia Con Amore (1963), fa la sua apprima apparizione Blofeld con al seguito la sua luogotenente Rosa Klebb.
La SPECTRE salta il turno di Goldfinger ma torna poi nella versione filmica di Thunderball – Operazione Tuono (1965) dove il nostro Adolfo Celi interpreta il “numero 2” dell’organizzazione, Emilio Largo.
Continuerà a tormentare Bond in Si vive solo Due Volte (1967), Al Servizio Segreto di Sua Maestà (1969) e Una Cascata di Diamanti (1971).
Da notare il curioso “cameo” di Blofeld (manco fosse un super-attore!) nel prologo di Solo per i Tuoi Occhi (1981): ultima apparizione del personaggio e della SPECTRE, almeno per oltre vent’anni…
Nuovo millennio, nuova SPECTRE
Con l’arrivo di Daniel Craig, con un mondo delle spie cambiato e molto più “serioso”, si hanno pochi ma inequivocabili segnali, disseminati qua e là, di un’organizzazione criminale che opera nell’ombra.
Bond si scontra con personaggi dalle affiliazioni poco chiare fin da Casino Royale (2006), pedine di una entità superiore che poi si rivela avere il nome di Quantum (2008, Quantum of Solace).
Questa realtà potrebbe non essere altro che un “fornitore di servizi” della SPECTRE, che sarà al centro del nuovo film di 007. Nel film vedremo infatti il ritorno di Mr. White, eminenza grigia in questi primi film dell’era-Craig, e una delle Bond-girls sarà sua figlia (Léa Seydoux aka Madeleine Swann)
Buona SPECTRE a tutti! ;-)
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