Sul Silk Road Market si vende droga online. E non solo: anche armi, medicinali e similari. Come su ebay, i venditori hanno una reputazione. Il fenomeno è preoccupante e molto difficile da arginare, le autorità hanno le mani legate. Dalla tecnologia.
Facciamo una premessa ovvia: questo è solo un pezzo descrittivo, un’inchiesta giornalistica. Parlo di un problema reale.
Va da sé che comprare roba illegale su internet è reato, e nessuno dovrebbe farlo. Aggiungo che se comprate o vendete roba illegale, vi meritate che vi prendano!
La rete Tor, che serve come vedremo per gestire il Silk Road market, nasce invece per garantire anonimità online, e lasciare libero accesso alle informazioni anche quando un governo oppressivo lo vuole negare.
Ma nessuno può garantire l’uso che un utente ne fa. Il Silk Road market è un esempio di come certe tecnologie siano incontrollabili.
Davo per scontato che lo sapessero tutti, invece no.
La gente ne è all’oscuro. Persino certi nerd non ne hanno mai sentito parlare, oppure la reputano una leggenda. Invece è vero.
Lo racconto a un mio amico, del Silk Road market, e non ci crede. LSD ed eroina online? Mi guarda scettico e scientifico (è un ingegnere edile), e mi dice:
“Ma non dire vaccate, dai.”
“No, è vero, giuro.”
“Ma figurati!”
“Ecco qua: cialis, sigarette ed eroina. Roba da pazzi.”
Cialis, sigarette ed eroina.
Roba da pazzi.
“Ma come…? Cosa…?”
“Installi il Tor Browser Bundle. Poi, ci navighi. Tra le altre cose, puoi andare sul sito di Silk Road.”
“Ma è lento.”
“E certo che è lento, le informazioni sono criptate e lanciate su una rete di relay anonimi sparsi per il mondo. Era un sistema progettato dalla marina militare statunitense.”
“Ma come, gli americani l’han fatto, e la usiamo noi?”
“Sì. Direi che è il Tor Project è una bella silurata nell’ano proprio a chi ci vorrebbe controllare.
Tant’è che è usatissimo per fregare quei regimi che controllano il traffico di internet.
Ma è anche un’arma a doppio taglio, come ogni tecnologia: nelle mani dei criminali, ha prodotto questo.”
“Ma… e quelle droghe online? Le cerchi con Google?”
“Con Google no, perché non è accessibile col browser di Tor. Però puoi usare DuckDuckGo. In ogni caso, ecco il Silk Road market. Da non crederci. Guarda, puoi anche comprare account followers di Facebook e Twitter.”
“Ma com’è possibile che esista? Perché non li hanno arrestati tutti?”
“Perché è nel deep web. Perché ci accedi tramite la rete Tor, che (se segui certe regole) garantisce l’anonimato.
Per dirti, hanno fatto un arresto una volta in Australia, ed è stata una notizia segnalata in tutto il mondo, tanto è un evento raro. Il tizio comunque non è stato blindato per colpa di Tor.
Era già uno nel mirino degli sbirri e in più usava anche Tor, ma tenendosi sul PC tracce delle sue azioni illegali.
Cioé, Tor garantisce l’anonimato ma mica l’intelligenza di chi lo usa.
Ci credo che la polizia si incazza, e a ragione, per quel che succede su Silk Road, visto che è quasi incontrollabile.”
“Ma questi che comprano, come pagano?”
“Coi Bitcoin.”
“Cosa sono?”
“Una valuta alternativa, solo ettronica. Te li puoi comprare, hanno anche un cambio con tutte le altre valute.”
“Ma quindi su Silk Road vendono…?”
“Di tutto, dai libri ai cazzi di gomma. Ma ovviamente, le droghe fanno la parte del leone. I venditori hanno la loro reputazione.
Anche se puoi credere che sia pieno il mondo di babbazzi che spendono centinaia di dollari online per comprare droghe che non verranno mai spedite, i vendors hanno una loro reputazione e i feedback dei clienti.”
“Così facile? Ci deve essere una fregatura.
Così a occhio, direi che rischi la già menzionata fregatura del tu-mi-dai-i-soldi-e-io-non-ti-mando-la-roba. Ma se così fosse, come mai il mercato è ancora in piedi? In ogni caso, tu che sei una persona ragionevolmente timorata della legge, ti faresti spedire per posta roba illegale? E i controlli alla Dogana? Ma sei scemo?”
“Evidentemente, c’è gente disposta a correre il rischio.”
Andiamo a curiosare sul forum di Silk Road
Trovo sul loro forum, in evidenza, questo messaggio del fondatore, che traduco:
[…]
Ci sono degli eroi qui tra noi sulla Silk Road.
Ogni giorno rischiano le loro vite, fortune e preziose libertà per noi.
Sono in prima linea a prendere decisione difficili e spaccandosi il culo per fare questo mercato quello che è.
Naturalmente sto parlando dei nostri venditori.
Non proverò a menzionarli individualmente perché abbiamo la benedizione di disporre di così tanta gente straordinaria che si è fatta avanti e si è sbattuta per tenere in ordine Silk Road.
Lavorano senza sosta […] dal customer support, alla filiera di distribuzione e gestione dell’inventario, alla promozione, al controllo della qualità, al risk managment, all’IT, alla finanza dei bitcoin, al completamento degli ordini e così via, questi ragazzi e ragazze sono professionisti che stanno salendo al top del gioco.
Spesso, quando un ennesimo venditore superstar si unisce a noi, rapidamente sale al top della lista.
Si meraviglia della domanda per i propri prodotti e servizi, ma è anche preoccupato dell’attenzione che guadagna. Rischia già moltissimo ed essere al centro del palco è sì buono per gli affari, ma anche pone il rischio di diventare bersaglio dell’attenzione delle forze dell’ordine.
[…]
Da richieste dei nostri venditori, stiamo implementando una nuova feature per le vendite chiamata “stealth mode”.
[…]
Vediamo cosa ne pensa la scienza.
Il fenomeno del Silk Road market è stato analizzato sia da sociologi che da scienziati.
Le autorità sembrano parecchio preoccupate dal fenomeno, che pare non riuscire ad essere controllabile.
Sostiene la dottoressa Barratt in una sua lettera all’editore pubblicata sulla rispettabilissima rivista di settore Addiction, nel febbraio 2012:
Installare e usare Tor, comprare bitcoin in modo sicuro e correre il rischio di incappare in una frode o in un arresto alla consegna potrebbe far desistere coloro che intendono utilizzare [il Silk Road market].
Nondimeno, per quella minoranza che sa gestire questi problemi e accetta il rischio, Silk Road ha rivoluzionato il modo in cui internet può essere utilizzata per procurarsi la droga.
Dopo tutto, comprare droghe nel mondo reale comporta un rischio considerevole in ogni caso.
Per alcuni, l’equivalente online potrebbe essere più conveniente e sicuro che organizzare un acquisto standard.
Alla Carnegie Mellon, hanno misurato in automatico un po’ di traffico su Silk Road, nello studio Traveling the Silk Road: A measurement analysis of a large anonymous online marketplace.
Raccogliamo e analizziamo da oltre otto mesi tra la fine del 2011 e il 2012, inclusi crawl giornalieri per quasi sei mesi nel 2012.
Otteniamo un’immagine dettagliata del tipo di merci vendute su Silk Road e dei guadagni dei Silk Road operators.
Viene fuori che esaminati 24.400 oggetti in vendita sul sito:
[…] Silk Road è in grandissima parte utilizzato come mercato per sostanze sottoposte a controllo da parte della legge e dalla narcotici, e la maggior parte degli oggetti venduti restano sul mercato per meno di tre settimane.
La maggior parte dei venditori scompare entro circa tre mesi dal loro arrivo, ma un core di 112 venditori è rimasto presente lungo tutto l’intervallo di tempo analizzato.
Stimiamo che il guadagno totale dei venditori […] sia leggermente sopra gli 1.2 milioni di dollari al mese; il che corrisponde a 92mila dollari di commissione per i Silk Road operators.
Riguardo a Tor, se vi foste incuriositi.
Incollo qui la traduzione di alcune frasi che presentano Tor direttamente dal loro sito.
Tor fu progettato, sviluppato e utilizzato come un onion routing di terza generazione in un progetto dello U.S. Naval Research Laboratory.
[…]
Attualmente, è usato ogni giorno per una grande varietà di motivi, da gente comune, esercito, giornalisti, officiali di polizia, attivisti e molti altri.
[…]
Tor è una rete di tunnel virtuali che permettono alla gente di incrementare la loro privacy e la loro sicurezza su internet.
- Tor Project (torproject.org)
- Silk Road market (wilkipedia.com)
- Police crackdown Silk Road (wired.co.uk)
- Silk Road: the online drug marketplace that officials seem powerless to stop (guardian.co.uk)
- Traveling the Silk Road: A measurement analysis of a large anonymous online marketplace, Nicolas Christin, Carnegie Mellon INI/CyLab (andrew.cmu.edu)
- Silk Road: Ebay for Drugs. Addiction, 107: 683. doi: 10.1111/j.1360-0443.2011.03709.x, Barratt, M. J. (2012) (academia.edu)