Il mulino di Escher… reale

Sembra che uno studente tedesco sia riuscito a riprodurre nella realtà il mulino di Escher. Ovviamente c’è un trucco in tutto questo, ma l’autore del video non ha ancora rivelato quale (una delle spiegazioni più gettonate sembra una elaborazione del video). Voi cosa ne pensate? Quale trucco ha usato?

[more]Biografia di M.C. Escher
Nacque in Olanda il 17 Giugno del 1898, figlio di un ingegnere civile. Durante il liceo non fu uno studente brillante, inizialmente dovette seguire le orme del padre ma si distinse particolarmente nelle arti grafiche. Studiò alla scuola di Architettura e Arti Decorative di Harlem, in Olanda, dove incontrò l’artista Jessurun de Mosquita.
Nel 1923 venne in Italia e viaggiò a lungo nel nostro paese traendo ispirazione da paesaggi ed architetture nostrane. Alla luce delle sue opere sembra che egli non sia stato tanto colpito dall’aspetto pittoresco delle città quanto dalla loro struttura.
Nel 1937 si trasferì a Uccle, vicino Bruxelles ma l’occupazione del Belgio da parte dei Nazisti lo costrinse a spostarsi ben presto. La persecuzione degli Ebrei toccò profondamente Escher: il suo vecchio insegnante, Samuel de Mosquita, ebreo, venne preso e ucciso dai Nazisti.
Nel 1941 quindi si trasferì a Baarn, in Olanda, dove si sviluppò l’opera più ricca dell’artista. Continuarono i suoi viaggi nel Mediterraneo che non servirono più come ispirazione per il suo lavoro, egli prendeva spunto piuttosto da motivi interiori.
Le sue opere si basavano ora sul sottile gioco tra lo sfondo e la figura, che si compenetrano e si completano. Escher fu molto colpito dal rapporto tra le dimensioni. Si è infatti soliti rappresentare forme tridimensionali su superfici che non ne hanno che due e alcune delle sue stampe traducono lo stupore causato da questo antagonismo. Egli sottomise le leggi della prospettiva a ricerche critiche e trovò nuove leggi, sperimentate direttamente nelle sue stampe.
Dopo una serie di viaggi che lo portarono dall’Europa all’America in cui Escher accompagnò le esposizioni delle sue opere, nel 1970 si trasferì alla Fondazione Rosa Spier, a Laren, una casa dove gli artisti avevano ognuno il proprio spazio creativo. Morì qui il 27 Marzo del 1971.

La cascata
Nell’illustrazione originale, un flusso d’acqua cadendo dall’alto mette in funzione un mulino il quale, a sua volta, spinge il flusso in un canale che, zigzagando, torna all’inizio della cascata. Per ottenere questo effetto, Escher ha unito due triangoli di Penrose in un’unica figura. La cascata rappresenta un sistema chiuso: essa ritorna in continuazione alla ruota del mulino in un movimento perpetuo che viola la legge di conservazione dell’energia.

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Fonte approfondimento.[/more]

Fonte.

Bazingato da Herioz.

Stampa 3D del Belvedere di Escher
Lego Star Wars Relativity
Mulino Ca' Bianca
Lego Army
Incauta Prospettiva 2
Moto perpetuo impossibile di Escher
Giocare con la prospettiva - foto