Fino alle 17.43 del 25 novembre il nostro pianeta avrà una seconda luna proveniente da uno dei mari della Luna. Per essere più precisi, si tratta dell’asteroide 2024 PT5, che è di piccole dimensioni. Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire meglio il motivo del verificarsi di questo evento che interessa la Terra.
Entrando nel dettaglio, la Terra ha attratto una “seconda luna”, ma solo per un breve periodo: l’asteroide 2024 PT5 è stato catturato dalla gravità del nostro pianeta il 29 settembre 2024. Questo raro evento ha attirato l’attenzione di molti scienziati in tutto il mondo. La permanenza della seconda luna dovrebbe durare solo due mesi prima di fare ritorno nella fascia degli asteroidi.
L’asteroide, che misura solo 11 metri di diametro, è stato scoperto dagli astronomi dell’Università Complutense di Madrid utilizzando un potente telescopio in Sud Africa. Nonostante le sue dimensioni ridotte rispetto alla Luna, che si estende per oltre 3.474 km, questa mini-luna offre un’opportunità inestimabile per studiare da vicino gli oggetti vicini alla Terra.
La seconda luna “catturata” dalla Terra: si vedrà ancora per poco
L’asteroide 2024 PT5 appartiene al gruppo degli asteroidi Arjuna, ovvero un gruppo di sassi spaziali in orbita attorno all’orbita terrestre, a 150 milioni di chilometri dal Sole. Questi oggetti passano occasionalmente entro 2,8 milioni di miglia dalla Terra a velocità relativamente basse: meno di 2.200 miglia all’ora. Ma ciò che rende 2024 PT5 particolarmente interessante è che è stato temporaneamente catturato dalla morsa gravitazionale della Terra.
La “cattura” dell’asteroide è iniziata il 29 settembre 2024 e terminerà il 25 novembre 2024, un periodo breve ma significativo per i ricercatori. Sebbene le mini-lune come 2024 PT5 si verifichino più frequentemente di quanto ci rendiamo conto, le loro piccole dimensioni le rendono difficili da rilevare. Questa scoperta offre una rara opportunità di esaminare la composizione e il comportamento di tali oggetti vicini alla Terra e può essere fondamentale per le future missioni spaziali.