La gestione della dermatite atopica durante l’estate richiede attenzione e precauzioni. Mentre l’esposizione al sole può essere benefica, l’acqua del mare e delle piscine può irritare la pelle sensibile degli individui affetti da questa condizione. Ecco alcuni suggerimenti per affrontare l’eczema atopico durante la stagione estiva.

L’estate rappresenta un periodo favorevole per chi soffre di dermatite atopica, poiché l’esposizione solare può giovare alla pelle, purché si adottino le adeguate misure di protezione. Tuttavia, il contatto prolungato con l’acqua può irritare ulteriormente la pelle già sensibile degli atopici. Silvia Ferrucci, esperta in dermatologia allergologica, spiega che il nuoto non è ideale per chi ha eczema atopico, a causa della compromessa barriera cutanea e della risposta immunitaria esagerata agli stimoli ambientali.

La pelle degli atopici presenta una barriera cutanea alterata che non trattiene adeguatamente l’acqua, portando a secchezza cutanea. Sostanze presenti nell’acqua, come batteri, possono penetrare più facilmente, innescando reazioni infiammatorie. L’uso di bagni antisettici può essere utile per ridurre la presenza di microrganismi dannosi sulla pelle.

Tuttavia, il nuoto in piscine clorate non è consigliato poiché il cloro e altre sostanze possono avere effetti negativi sulla pelle atopica. Anche il mare, con il suo contenuto salino, può irritare la pelle se ci sono lesioni cutanee. È consigliabile curare la dermatite prima di andare al mare o in piscina. Dopo il bagno, è importante risciacquare con acqua dolce, applicare creme idratanti e solari adatte e non trattenersi troppo a lungo in acqua.

Piccoli accorgimenti come l’uso di asciugamani diversi da quelli della spiaggia per asciugarsi, possono aiutare a prevenire fastidi. La scelta di detergenti adeguati è cruciale. Si consiglia di utilizzare prodotti oleosi e a bassa schiuma per non danneggiare ulteriormente la barriera cutanea. Evitare prodotti profumati o con componenti che possano causare allergie da contatto.