Le azioni di Netflix hanno registrato il maggior calo di quest’anno a causa di una previsione di ricavi nel terzo trimestre che non ha rispettato le aspettative di Wall Street, il che implica che le recenti strategie dell’azienda, come le restrizioni alla condivisione delle password e un nuovo piano pubblicitario, non hanno ancora incrementato la crescita delle vendite come previsto. Le azioni hanno subito un calo dell’8,4% a 437,42 dollari a New York, il più forte dallo scorso dicembre. Nonostante non si dichiari esperto di economia, il comico Zack Bornstein ha condiviso su Twitter i suoi calcoli che dimostrano come Netflix abbia perso 18 miliardi di dollari di valore di mercato in un solo giorno. Nella sua didascalia, Bornstein sostiene che la perdita di 18 miliardi di dollari avrebbe potuto finanziare tutte le richieste avanzate dagli scrittori e dagli attori di Netflix per 36 anni.
I’m no economist, but Netflix lost $18 billion in value yesterday, enough to fund every ask the writers and actors made for 36 years pic.twitter.com/sdTeMuhmMd
— Zack Bornstein (@ZackBornstein) July 20, 2023
Netflix contro gli scioperi di Hollywood: Crescita dei ricavi al di sotto delle aspettative mentre la carenza di contenuti non preoccupa i CEO
Il suo commento era una chiara critica al gigante dello streaming, che è uno dei principali bersagli degli attuali scioperi di scrittori e attori di Hollywood. Gli scioperi sono in corso in quanto questi professionisti del settore cercano di ottenere un aumento dei diritti di streaming, un miglioramento dei salari, migliori condizioni di lavoro e la sicurezza del posto di lavoro di fronte all’avanzamento della tecnologia AI. Anche con l’aggiunta di quasi 6 milioni di abbonati nel secondo trimestre, la crescita dei ricavi e le proiezioni di Netflix sono state inferiori alle aspettative. Greg Peters, il co-amministratore delegato, ha affermato che i ritorni significativi di iniziative come il giro di vite sulla condivisione delle password e il nuovo piano pubblicitario si concretizzeranno solo dopo diversi trimestri. Molti temono che Netflix possa esaurire i propri contenuti a causa degli attuali scioperi della Writers Guild of America (WGA) e della Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Tuttavia, durante la telefonata sugli utili del secondo trimestre 2023, i co-CEO di Netflix Ted Sarandos e Greg Peters hanno respinto queste preoccupazioni, affermando che la carenza di contenuti non è un problema. Pur esprimendo il desiderio di raggiungere rapidamente un accordo con i sindacati, hanno infatti assicurato di avere in cantiere una notevole quantità di contenuti, tra cui il dramma sui reali britannici The Crown, Top Boy e la serie- reality Too Hot to Handle.
Netflix naviga tra le sfide degli scioperi e la crescita delle piattaforme di streaming: Prospettive positive ma incertezze future
Alla luce degli scioperi in corso, che hanno portato a una sospensione della produzione e a una significativa riduzione delle spese, Netflix ha aumentato le sue previsioni per il flusso di cassa, per il 2023, da almeno 3,5 miliardi di dollari a una cifra di 5 miliardi di dollari. Tuttavia, l’azienda si trova di fronte a un potenziale rovescio della medaglia: una volta terminata la pausa indotta dallo sciopero e riprese le attività di produzione, si prevede che il flusso di cassa libero diminuisca l’anno prossimo, in gran parte a causa dell’aumento previsto dei costi operativi associati al riavvio delle diverse attività di produzione. Netflix è la più grande società di streaming, con miliardi di dollari disponibili in contanti, nonostante abbia perso 18 miliardi di dollari di valore in un solo giorno
Per il momento, Netflix mantiene prospettive positive per il suo futuro, sostenute da un robusto inventario di contenuti e da un’impennata degli abbonamenti in seguito alle restrizioni sulla condivisione delle password. Tuttavia, gli analisti avvertono che il rapido aumento delle piattaforme di streaming potrebbe mettere in discussione la posizione di leader di mercato della piattaforma. Sebbene Netflix vanti attualmente un notevole bacino di contenuti, un periodo prolungato di scioperi in corso potrebbe potenzialmente metterla in crisi.