All’età di 88 anni si è spento Jean-Paul Belmondo, interprete simbolo della Nouvelle Vague, che secondo quanto riferito dal suo avvocato è morto nella sua casa di Parigi. Il legale ha dichiarato che l’interprete era ormai molto affaticato, ma che si è spento con serenità.
La morte di Jean-Paul Belmondo riporta alla Nouvelle Vague ed al film che gli ha dato il successo, ovvero Fino all’ultimo respiro (uscito nel 1960) di Jean-Luc Godard. Tra gli altri suoi film possiamo ricordare Léon Morin, prete (1961) e Lo spione (1962), entrambi di Jean-Pierre Melville. In quel periodo realizzò anche film italiani come Lo Sciacallo e Mare Matto.
Nel 1970 recita al fiano di un altro grande divo dell’epoca, Alain Delon, nel film Borsalino. Successivamente si dedicherà ai polizieschi, ma anche alle commedie ed ai film di guerra. Reciterà anche nel remake francese di Umberto D. di De Sica.
Nel 2011 Jean-Paul Belmondo è stato insignito della Palma d’Oro alla carriera durante il Festival di Cannes. Mentre Nel 2016 gli viene assegnato il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
In totale Jean-Paul Belmondo ha realizzato 80 film, lasciando nella memoria degli appassionati di cinema ruoli indimenticabili.