La Cina ha fatto un primo, importantissimo, passo verso la costruzione della China Space Station (CSS), tuttavia la nazione non si è posta troppi problemi nel gestire il razzo propulsore che ha portato in orbita il modulo spaziale, con il risultato che nei prossimi giorni potrebbero caderci in testa dei detriti del Long March 5B.

Il rientro incontrollato dei booster non è affatto cosa insolita – recentemente era capitato anche a SpaceX -, anzi, un tempo era addirittura la norma. Si tratta di un genere di situazione che, pur non essendo ottimale, si risolve nella quasi totalità dei casi in uno spettacolo “pirotecnico” in cui i singoli frammenti evaporano in scintille incandescenti.

Nella quasi totalità dei casi, però. I Long March 5B sono dei bestioni da 22,5 tonnellate che già in passato erano crollati minacciosamente vicini a un villaggio della Costa d’Avorio, non è detto che i detriti del razzo riescano a essere vaporizzati prima di toccare il suolo.

Nell’improbabile caso che i residui della spedizione crollino in un centro abitato, questi potrebbero causare danni non indifferenti. Statisticamente, bisogna ammettere, non è probabile che questo panorama funesto si concretizzi, tuttavia l’intera faccenda crea una certa ansia, se non altro perché risulta pressoché impossibile prevedere il punto d’impatto.

 

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