Il regista Chris Columbus ha rivelato che esiste una versione con classificazione R-Rated dell’amata commedia del 1993 Mrs. Doubtfire, anche se non c’è una versione vietata ai minori di 17 anni. La conferma è arrivata da Entertainment Weekly a seguito di un post su Twitter che sosteneva che Robin Williams aveva improvvisato così tanto che c’erano svariate versioni del film. Il film era stato classificato vietato ai minori di 13 anni negli Stati Uniti.
While filming 'Mrs. Doubtfire' (1993), Robin Williams improvised so much that there were PG, PG-13, R, and NC-17 cuts of the film pic.twitter.com/vjYUCmyrj2
— Film Facts 🎬 (@Factsonfilm) March 18, 2021
Chris Columbus ha spiegato che le numerose versioni di Mrs. Doubtfire sono state il risultato della richiesta di Robin Williams di poter essere libero di improvvisare dopo aver letto la sceneggiatura. Ecco cosa ha detto il regista a Entertainment Weekly:
A volte Robin Williams improvvisava talmente tanto che il film non sarebbe stato appropriato per dei ragazzini sotto i tredici anni, ma sarebbe stato divertentissimo per un film R-rated.
Una versione non adatta ai minori di diciassette anni non esiste, ed è improbabile che ci sia un’edizione completa con classificazione R-rated di Mrs. Doubtfire. Ma questo non significa che il pubblico non potrebbe apprezzare il genio di Robin Williams potendo vedere quelle scene tagliate. Ecco cosa ha detto il regista in merito:
Sarei disponibile a fare un documentario sulla realizzazione del film e consentire alle persone di vedere alcune scene rieditate in una versione con classificazione R-Rated.
La HBO ha pubblicato un documentario completo sull’attore nel 2018, diversi anni dopo la sua morte nell’agosto 2014. A differenza del ritratto cinematografico del documentario intitolato Robin Williams: Come Inside My Mind, il possibile documentario di Columbus si potrebbe concentrare sull’eredità dell’attore per questo singolo film. Columbus ha anche detto che potrebbe includere interviste con lui, il montatore Raja Gosnell e il produttore Marsha Garces Williams.