Considerate le premesse, non ci si può dire stupiti, tuttavia il MMO prodotto da Amazon Games è finito nuovamente con l’essere posticipato.
New World non riesce a salvarsi dai costanti problemi: previsto per il 2020, il gioco è stato prima fatto slittare alla primavera del 2021, quindi a luglio e ora finisce con il sistemarsi verso il 31 agosto.
Abbiamo avuto difficoltà lavorative nel completare alcune feature di fine-gioco che pensiamo siano importanti da includere sin dal lancio. Queste funzionalità non saranno pronte entro le coordinate primaverili che avevamo inizialmente comunicato,
recita un aggiornamento pubblicato sul sito ufficiale del gioco.
In passato, New World è incappato anche in tutto un altro genere di problemi. Ispirandosi alla conquista delle Americhe, la sua trama ha introdotto una serie di tematiche e di soggetti che sono stati considerati offensivi e politicamente scorretti.
Gli sviluppatori hanno dovuto quindi ingaggiare un “consulente tribale” per verificare quanto la faccenda fosse scabrosa, il quale non ha potuto che confermare che il tutto fosse in effetti sul razzista andante.
Non che Amazon Games, in generale, se la stia passando bene: Crubicle, un suo titolo free-to-play, è stato prticamente ritirato dal mercato mentre era ancora in beta, nel 2018 a essere cancellato fu Breakaway, mentre nel 2019 sono state licenziate decine di programmatori a seguito di una “riorganizzazione” dell’azienda.
Per quanto concerne New World, gli sviluppatori chiedono ancora tempo per raffinare l’esperienza di gioco, un proposito lodevole, soprattutto se si teine da conto che titoli quali Cyberpunk 2077, Fallout 76 e Anthem hanno fatto calare una cappa di ipersensibilità nei confronti dei videogame pubblicati in stadio acerbo.
Allo stesso tempo, Amazon Games non è ancora riuscito a coronare alcun risultato e ogni posticipo viene vissuto con un sussulto d’ansia.
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