Twitter prende una posizione netta: Trump continuerà a essere censurato, anche se dovesse tornare a rivestire ruoli politici.

A riferirlo è il direttore finanziario del social, Ned Segal, in un’intervista rilasciata recentemente alla CNBC. Questo vuol dire che se Donald Trump venisse rieletto, l’azienda si premurerebbe comunque di mantenerlo fuori dai giri, di fatto censurando il presidente USA.

Le nostre policy funzionano in modo che, una volta che vieni rimosso dalla piattaforma, rimani rimosso dalla piattaforma, che tu sia un commentatore, un direttore finanziario o un funzionario pubblico, passato o presente.

Ricordatevi che le nostre policy sono progettate per assicurarsi che le persone non incitino alla violenza e se qualcuno lo fa, dobbiamo rimuoverlo dal servizio e le nostre policy non permettono alle persone di ritornare,

ha dichiarato Segal.

 

 

Ovviamente, il ritorno in campo di Trump sembra essere, almeno per il momento, un’eventualità quanto mai remota. Tra processi di impeachment e la scomparsa pubblica del magnante, non è facile credere che l’uomo possa tornare in auge. Non al punto di rientrare alla Casa Bianca, almeno.

La gravità di una simile posizione, dunque, sarebbe stemperata dal fatto che, probabilmente, Twitter non si troverà mai a dover applicare concretamente questa presa premessa. Eppure, per vie traverse, il social ha candidamente ammesso di essere disposto a censurare un capo di Stato, anche se occidentale.

Twitter ha infatti recentemente rimosso gli account del più importante capo religioso del Medio Oriente e di un’ambasciata cinese, tuttavia si era trattato di casi percepiti come lontani, quasi invisibili, mentre l’esempio di Trump potrebbe sollevare un polverone d’opinioni.

D’altronde la Big Tech si mostra anche discretamente fluida, nell’applicare le sue policy. Nel promettente mercato indiano, per esempio, ha deciso di adeguarsi alle regole oscurantiste del Governo locale, censurando centinaia di voci critiche che denunciavano ingiustizie, crimini e violenze perpetrate dal potere dominante.

 

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