Una ricerca appena pubblicata sottolinea come il lockdown spinga progressivamente i bevitori verso l’alcolismo sfrenato.
L’indagine identifica una correlazione tra il consumo di alcolici e lo stress causato dalle costrizioni pandemiche, sottolineando come i grandi bevitori abbiano incassato la quarantena in maniera molto più drammatica di quelli occasionali.
Il 60 per cento di chi era solito farsi quattro o cinque drink ogni paio di ore, ha infatti iniziato ad alzare ancor di più il gomito con un aumento dei consumi etilici che viene stimato del 19 per cento settimanalmente.
Il prolungamento del tempo trascorso a casa é un fattore di stress che influenza il bere e il Covid-19 ha esacerbato questo stress. […] Le ricerche future dovrebbero considerare i potenziali sintomi depressivi che agiscono come moderatore – un fattore che modifica l’impatto – nella relazione tra il tempo speso in ordinamento di quarantena – lockdown – e il bere compulsivamente,
ha dichiarato Sitara Weerakoon, dottoranda presso l’Università del Texas.
Più contenuto l’impatto su coloro che bevono occasionalmente, i quali sono stati impattati solamente al 28 per cento e con un aumento di drink bevuti decisamente più contenuto. Si dimostrano più resistenti alle tentazioni offerte della bottiglia anche coloro che hanno bambini in casa.
I ricercatori suggeriscono che le vittime di questa trappola viziosa siano perlopiù bevitori che cercano quotidianamente di annegare la depressione nell’alcolismo, i quali, vedono la propria depressione fomentata ulteriormente dal lockdown, sono incastrati in un loop senza fine.
Lo studio statistico é stato effettuato sul solo suolo statunitense ed é plagiato da significative limitazioni – in primis il fatto che i dati raccolti siano frutto di autovalutazione -, ma esistono dei riscontri omologhi anche in ambito Italiano.
Solo qualche mese fa, all’apice del picco della “prima ondata” pandemica, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) segnalava come le vendite di alcolici siano aumentate del 180 per cento, trasferendosi dai luoghi pubblici all’ambito isolato degli spazi domestici.
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