Dal 6 Novembre è arrivata su Sky e in streaming su NOW TV la nuovissima serie TV Sky Original di Matteo Rovere, Romulus. Andiamo a conoscere meglio i personaggi principali, e gli attori dietro di essi, protagonisti delle mitiche origini della nascita di Roma.
Evento di questo Novembre 2020 è senza ombra di dubbio alcuno la serie TV Sky Original di Matteo Rovere, Romulus.
L’universo de Il Primo Re di Rovere si espande in un progetto ambizioso e dall’ampio respiro internazionale che ha visto il suo esordio, con i primi due episodi, lo scorso venerdì 6 Novembre su Sky e in streaming su NOW TV.
Romulus è l’imponente kolossal – prima volta di Matteo Rovere come showrunner e regista di un progetto seriale – creato dalla collaborazione di Sky con Cattleya – parte di ITV Studios – e Groenlandia.
La serie TV è composta da 10 episodi, dalla durata circa di 60 minuti, tutti recitati in protolatino, che ci terranno compagnia per le prossime settimane, dal 6 Novembre al 4 Dicembre, ogni venerdì sera.
Diretta da Matteo Rovere assieme a Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale, la sceneggiatura è firmata da Filippo Gravino (Veloce come il vento, Alaska, Fiore, Il primo re), Guido Iuculano (Una vita tranquilla, Tutto può succedere, Questione di cuore, Alaska) e dallo stesso Matteo Rovere.
Romulus mescola il mito e la storia, traducendole in un epico racconto sulla nascita di Roma, dove ruolo fondamentale non ha solo il suo impianto scenico, ricostruito con meticolosa accuratezza storica, ma anche i giovanissimi volti dei protagonisti rivoluzionari di questo racconto di guerra, fratellanza, passione, coraggio e paura.
La storia di Roma che non è mai stata raccontata
Dove si ambienta Romulus? In un mondo arcaico e selvaggio dove violenza e paura vivono accanto agli esseri umani, sottomessi e soggiogati dal volere di dei capricciosi.
Più precisamente siamo nel Lazio, VIII secolo a.C.. I trenta popoli della Lega Latina vivono da anni sotto la guida del re di Alba Numitor (Yorgo Voyagis), ma siccità e carestia stanno minacciando la pace e la vita di queste città.
Per poter salvare il suo popolo, il re Numitor deve abdicare in favore dei suoi nipoti – Enitos e Yemos – ed andare in esilio.
Enitos (Giovanni Buselli) e Yemos (Andrea Arcangeli) sono due fratelli legati da un destino particolare ed imprevedibile, l’uno luce e ombra dell’altro: Enitos coraggioso e responsabile, afflitto da un amore impossibile e profano con la vestale Ilia (Marianna Fontana) – il cui fato imposto la metterà a dura prova e di fronte ad una scelta irreversibile; Yemos è l’esatto opposto del fratello, vive della luce di Enitos sotto uno sguardo più sottile e superbo, quasi oscuro e tormentato.
Ma come ben sappiamo, le cose non vanno mai per il verso che ci siamo prefigurati, ed infatti il cammino al trono dei due fratelli non è così semplice e privo di ostacoli. Non tutti saranno concordi con la scelta fatta da re Numitor e spesso i legami di sangue sono proprio quelli di cui avere più timore. Esattamente come i due nipoti, anche Numitor ha un fratello, Amulius (Sergio Romano). Convinto dalla moglie Gala, Amulius trova nell’esilio di Numitor la giusta occasione per salire al trono, ma prima dovrà liberarsi dei due fratelli.
Enitos e Yemos saranno così separati
Enitos e Yemos saranno così separati; il secondo costretto alla fuga, l’uno inconsapevole della sorte dell’altro. Al suo fianco, Yemos troverà un secondo fratello in Wiros (Francesco Di Napoli), schiavo e orfano da sempre, dall’indole docile e sottomessa ma dalla determinazione che, in più di un’occasione, gli salverà la vita.
Incerto il destino della stessa Ilia, da vestale a guerriera, incapace ad accettare il fato a lei imposto, sarà la voce e la madre di una vera e propria rivoluzione femminile.
Ed ora che le premesse sono state fatte, possiamo procedere alla conoscenza dei giovani e rivoluzionari volti alla base del cast straordinario di questa nuovissima ed ambiziosa impresa di Matteo Rovere.
Romulus, i giovani volti della rivoluzione
Yemos (Andrea Arcangeli)
Interpretato dal bravissimo e giovanissimo Andrea Arcangeli, conosciuto per l’iconico ruolo del controverso Matteo Achilli in The Startup, ma che ha lavorato anche con registi del calibro di Danny Boyle, è il volto di Yemos, principe di Alba.
Yemos ha sempre potuto contare su suo fratello gemello Enitos, a cui si sente indissolubilmente legato dal sangue e dal destino. A causa del sopruso di Amulius, Yemos è costretto alla fuga nei boschi, dove verrà catturato dai Luperci. Non tutto il male viene, però, per nuocere. Qui il giovane conoscerà Wiros, uno schiavo fin da quando ha memoria, e con lui troverà la complicità e il legame di un fratello, grazie anche alle terribili prove a cui verranno sottoposti.
Le origini regali di Yemos fanno di lui un uomo con un grande senso dell’onore e delle tradizioni: la famiglia, l’onestà, la giustizia, il coraggio, il rispetto degli dei, la fedeltà al popolo, la non indifferenza di fronte al dolore altrui sono tutti valori che eredita dal nonno materno e che cerca di tenere alti contro ogni avversità.
Ma il legame arcaico dell’eredità di sangue diventa pian piano ingombrante.
L’incontro con i Ruminales gli farà scoprire una nuova parte di sé, più bestiale e selvaggia che lo renderà ancora più capace di reclamare ciò che gli è stato tolto.
Ilia (Marianna Fontana)
Marianna Fontana ha non poco da spartire con Yemos ed Enitos, essendo anche lei gemella. Lei e sua sorella Angela sono diventate celebri grazie al film Indivisibili di Edoardo De Angelis, proseguendo poi la sua carriera con film che l’hanno portata a percorrere la stagione dei Festival e dei Premi.
In Romulus è il dolce volto, destinato a tramutarsi in una maschera di vendetta, di Ilia, figlia di Amulius e Gala e costretta ad abbracciare il destino della vestale fin dalla tenera età dei sei anni.
Ilia serve la dea feconda di cui è sacerdotessa, custodendo il fuoco sacro che non deve spegnersi mai
Ilia serve la dea feconda di cui è sacerdotessa, custodendo il fuoco sacro che non deve spegnersi mai. Lo fa da sempre con dedizione, pur covando in sé una profonda frustrazione per quel destino che le è stato imposto. Esattamente come Enitos, anche lei è legata al sacro fuoco dell’amore con il cugino, che però non è stato abbastanza per rompere le catene di quella scelta compiuta dai genitori per lei. In Romulus il destino però è beffardo, spesso spietato e crudele, ed Ilia verrà messa alle strette, le verrà tolta anche l’ultima speranza che le dava la forza di continuare quel cammino di castità e monotonia, consacrandola ad una strada ben diversa: quella della guerra e della vendetta.
Stanca della sottomissione e dell’imposizione che da sempre le donne come lei sono state costrette a subire, Ilia scenderà letteralmente sul campo per essere l’artefice del suo stesso destino. E non le importa dove questo la condurrà, purché sia lei l’unica e sola a scegliere per sé stessa.
Wiros (Francesco Di Napoli)
Solo al mondo, orfano senza destino, schiavo nella città di Velia, Wiros ha il volto dell’attore Francesco Di Napoli, il giovanissimo scugnizzo de La Paranza dei Bambini di Claudio Giovannesi.
Ma lo “scugnizzo” adesso è diventato grande, e tra i giovani e brillanti volti che abbiamo incontrato fino a questo momento, a lui spetta quello più duro e provato dal dolore e dalla sofferenza.
Vessato e abusato, il tragico destino di Wiros, nato sotto una cattiva stella, ha una svolta inaspettata quando parte per i Lupercalia, il rito d’iniziazione che tutti i ragazzi della città devono compiere per diventare uomini. Nell’accampamento nei boschi, insieme agli altri ragazzi, inizia un percorso di patimento, torture ed umiliazioni. Eppure Wiros non abbassa mai del tutto la testa, subisce in silenzio, remissivo e docile, ma il suo è puro istinto di sopravvivenza. Rispetto agli altri è quello più determinato a compiere quel cammino, nonostante tutto e nonostante tutti. Cammino che prenderà una strada inaspettata con l’arrivo di Yemos, segnando per lui il passaggio dalla solitudine alla fratellanza.
Impara a fidarsi, a volere il bene di qualcun altro al di fuori di sé, ad essere amato, a dare senza aspettarsi nulla in cambio. Il suo sarà un viaggio alla ricerca delle proprie origini e tra i boschi scoprirà in sé stesso una forza e una sicurezza che non avrebbe mai immaginato di poter avere.
Enitos (Giovanni Buselli)
Giovanni Buselli è un volto noto della grande serialità italiana. Uno dei suoi ruoli più importanti è quello di Enzo Scanno ne L’Amica Geniale, adattamento televisivo di Saverio Costanzo tratto dall’omonima serie di romanzi di Elena Ferrante.
Giovanni interpreta il fratello gemello di Yemos, Enitos, anche lui destinato a diventare Re d’Alba. A differenza del gemello, però, Enitos è coraggioso e solare, pronto a prendersi sulle spalle tutte le responsabilità della corona. Sembra essere la perfetta rappresentazione del sovrano giusto e senza macchia, ma anche lui nasconde un segreto che lo tormenta: l’amore. Enitos è infatti innamorato da anni di sua cugina Ilia, figlia di Amulius e costretta alla clausura nel tempio delle Vestali.
I due si sono promessi fedeltà e sono disposti ad aspettare il tempo che ci vorrà per rivedersi, ma il terribile sogno premonitore di Ilia, che lo mette in guardia contro suo fratello, mette alla prova questa determinazione. Enitos deciderà però di rimanere, nonostante tutto, accanto a Yemos.
Volete approfondire ancora di più la conoscenza di questi personaggi?
Ecco l’intervista realizzata agli attori Andrea Arcangeli, Marianna Fontana, Francesco di Napoli e al regista e showrunner Matteo Rovere:
Cosa il destino ha in serbo per questi giovanissimi protagonisti? Quali le prove da affrontare? Quale sarà la meta ultima e quali le scelte con le quali dovranno confrontarsi?