Il Nobel 2020 per la Fisiologia e la Medicina ha visto premiati 3 virologi per la scoperta del virus dell’epatite C.
Si tratterebbe nella fattispecie di Harvey Alter, del National Institutes of Health di Bethesda, Michael Houghton dell’Università dell’Alberta a Edmonton (Canada) e infine Charles Rice, della Rockfeller University sita in New York. I tre virologi spartiranno così il premio in denaro di 10 milioni di corone svedesi, pari a circa 1.1 milione di dollari.
Ricordiamo infatti che il virus dell’epatite C è un problema importante che coinvolge all’incirca 71 milioni di persone nel mondo, che soffrono di epatite cronica. Indicativamente 400’000 persone muoiono purtroppo ogni anno a seguito di complicanze dovute a questo virus, che includono tra le altre cose cirrosi e cancro al fegato. Al giorno d’oggi, la maggior parte delle persone si infetta per via parenterale, attaverso lo scambio di aghi infetti tra tossicodipendenti, oltre che con le trasfusioni di sangue.
È proprio infatti a Houghton che si deve il test di screening per epatite C, il quale permise da quel momento in poi di evitare tutte le problematiche di contagio dovute alle trasfusioni di sangue tra un individuo e l’altro.
- Hepatitis C discoveries win 2020 Nobel Prize in physiology or medicine (sciencenews.org)