Gli antibiotici furono senz’ombra di dubbio una delle scoperte più importanti e significative nel corso del ventesimo secolo. Il primo fu la penicillina, scoperta dallo scienziato scozzese Alexander Fleming nell’ormai lontano 1928.
È grazie infatti allo stesso Fleming che dobbiamo l’utilizzo moderno degli antibiotici nel combattere le infezioni di natura batterica. In particolare, nel corso degli ultimi giorni, alcuni scienziati dell’Imperial College di Londra sono riusciti nell’intento di sequenziare l’intero genoma della penicillina, obiettivo mai raggiunto prima d’ora. Il risultato di questo studio è stato riportato all’interno della celebre rivista Scientific Reports, pubblicata da Nature.
Da questo studio, in particolare, è emerso che le sequenze geniche presentano delle leggere differenze tra il ceppo statunitense della penicillina e quello inglese. Ricordiamo infatti che la penicillina di Fleming è alla base dei primi medicinali prodotti nel Regno Unito, mentre per quanto riguarda la produzione statunitense tutto iniziò dalla penicillina isolata da un cantalupo ammuffito da parte di Mary Hunt, in particolare il Penicillium chrysogenum, che permise di produrre la penicillina su larghissima scala, iniziando un vero e proprio processo di commercializzazione industriale.
Importante in tal senso le dichiarazioni di Ayush Patak, dell’Imperial College di Londra, il quale ha affermato che questo sequenziamento genico potrebbe essere utile nel fronteggiare l’antibiotico-resistenza, che si sta insinuando sempre di più a livello mondiale e rappresenza una delle principali minacce a livello sanitario per il futuro. Non ci resta che attendere a questo punto ulteriori aggiornamenti a riguardo, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso dei prossimi anni.
- The Historic Fungus That Gave The World Penicillin Had Its Genome Sequenced (sciencealert.com)