Da gennaio gli Stati Uniti hanno iniziato il 24esimo censimento della loro storia. Il comitato per la rielezione di Trump ne ha approfittato per creare alcune inserzioni ambigue che non sono piaciute per nulla a Facebook.

Ogni 10 anni gli USA organizzano un censimento utile per avere una cartina dettagliata della popolazione di ogni area del Paese. È un’iniziativa estremamente importante: sulla base del censo si decide come allocare i finanziamenti federali e come disegnare i collegi elettorali.

Il comitato di Trump ha creato un sito chiamato Official Congressional District Census

Il 24esimo censimento è iniziato lo scorso 21 gennaio, dallo Stato dell’Alaska. In questi giorni il comitato per la rielezione di Donald Trump ha sfruttato questa situazione per creare alcune inserzioni pubblicitarie su Facebook piuttosto ambigue: rimandavano ad un sito che sembrava quello del censimento ufficiale. A partire dal nome “Official Congressional District Census”.

Ovviamente l’iniziativa in questione non aveva nulla a che fare con il censimento ufficiale. Una volta seguito il link, gli americani si ritrovavano alcune domande sulla loro opinione nei confronti di politici democratici come Nancy Pelosi, inoltre venivano chieste anche una serie di informazioni personali, a partire dal numero di telefono e l’email.

 

 

Sebbene Facebook negli ultimi mesi aveva in più occasioni deciso di dare molta libertà alle campagne politiche, non prevedendo particolari restrizioni nemmeno quando le inserzioni contenevano informazioni manifestamente false, in questo caso il social ha deciso di intervenire.

In vista del censo, Facebook ha predisposto delle policy che vietano in modo esplicito di interferire con le rilevazioni ufficiali del Governo degli Stati Uniti.

Per questa ragione, alcune delle inserzioni della campagna per la rielezione di Trump sono state giudicate in contrasto con le regole del social e, di conseguenza, rimosse.

Abbiamo delle policy pensate per evitare che si crei confusione sul censimento ufficiale degli Stati Uniti, questo è un esempio della loro applicazione

ha spiegato a The Verge un portavoce di Facebook.