Il motore molecolare rotante potrebbe in futuro permettere all’uomo di produrre energia elettrica dal proprio corpo così come le anguille. Se si arriva a capire il meccanismo di conversione di energia forse un giorno ci saranno motori alimentati dall’uomo.
La ricerca è stata eseguita con l’aiuto di una sonda per nanoparticelle d’oro osservando una singola molecola dei batteri Enterococcus hirae.
L’idea della ricerca è quella di analizzare come il motore di queste molecole si comporta. Il motore molecolare è una macromolecola che può convertire energia chimica, in forma di ATP, in forza meccanica e movimento. L’ATP è l’elemento ad alta energia richiesto dalla quasi totalità delle reazioni metaboliche.
L’efficienza di conversione energetica dei motori molecolari rotanti è molto più elevata di quella dei motori prodotti dall’uomo
Ha affermato Ryota Iino, autore dello studio e ricercatore presso l’Istituto di scienze molecolari del National Institutes del Natural Sciences.
Questo motore è chiamato V1 e i ricercatori hanno scoperto che si comporta come una pompa molecolare. L’energia chimica viene convertita nella rotazione meccanica del motore V1 e mentre le strutture tridimensionali non cambiano i loro meccanismi di accoppiamento chimico e meccanico sono molto diversi.
Questi motori potrebbero quindi pompare ioni di sodio attraverso la membrana cellulare creando energia nel processo. Dalla ricerca risulta che gli eventi di associazione ADP e ATP attivano queste fasi e la reazione che si crea è reversibile.
Ma il processo è ancora tutto da scoprire.
Se siamo in grado di comprendere appieno questo meccanismo, potrebbe essere possibile sviluppare una batteria in grado di convertire l’energia da un’anguilla elettrica artificiale o persino da un essere umano.
Ha affermato Iino.