Una pianta usata da generazioni sorprende la scienza: risultati promettenti sull’artrite
Una ricerca di più università, finanziata da importanti istituti, mira a trasformare una pianta in una cura clinica contro le infiammazioni articolari.

La tunica di San Giuseppe è una pianta costiera utilizzata dalla medicina popolare brasiliana. Il suo nome scientifico è Alternanthera littoralis, uno studio pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology ne conferma le proprietà antinfiammatorie e il potere curativo contro artriti, infiammazioni, infezioni e parassitosi. I ricercatori sono dell’Universidade Federal da Grande Dourados, Universidade Estadual de Campinas e Universidade Estadual Paulista.
Della pianta è stata fatta un’analisi chimica dell’estratto etanolico, che viene ricavato dalle parti aeree della pianta. Gli scienziati hanno potuto così individuare i principali composti bioattivi. Dal profilo chimico, successivamente, sono stati fatti altri test biologici sull’estratto. Alcuni specifici per l’artrite, si è arrivati così a confermare sia l’efficacia antinfiammatoria, sia la capacità di protezione sulle articolazioni.
Raccontiamo qualcosa in più sull’artrite, l’Alternanthera littoralis e le fasi dello studio per trasformarla in medicinale clinico
L’artrite è un’infiammazione di una o più articolazioni sofferta in tutto il mondo. Provoca dolore, gonfiore, rossore e calore della parte interessata. Esistono più di 100 tipi di artrite, ma le più comuni sono quella reumatoide, psoriasica, osteoartrite. Invece, l’Alternanthera littoralis, utilizzata per curare l’infiammazione, è una pianta che fa parte della famiglia dell’amaranto. Si caratterizza per uno stelo sottile con gruppi di foglioline che sono anche commestibili.
Gli animali trattati con l’Alternanthera sono migliorati con riduzione di edema visibile. Ottimi i parametri articolari e anche la modulazione dei mediatori dell’infiammazione. La tunica ha anche dimostrato di avere proprietà antiossidanti, utili a proteggere i tessuti articolari dai danni delle infiammazioni croniche. I ricercatori stanno lavorando per raggiungere un trattamento clinico di origine vegetale, stanno procedendo con i test tossicologici, per ora condotti a livello sperimentale. Non si può ancora parlare di una terapia pronta perché sono necessari studi preclinici, sperimentazione sull’uomo e standardizzazione dei metodi per poter arrivare alle approvazioni normative. La ricerca è stata sostenuta dalla Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo.
Ecco le parole della principale autrice della ricerca, Arielle Cristina Arena, professoressa associata: “Questa ricerca fa parte di una linea di indagine in corso sviluppata da UFGD, UNESP e UNICAMP, e il nostro scopo è quello di valorizzare la biodiversità e le conoscenze tradizionali brasiliane, ma con una rigorosa base scientifica, promuovendo l’uso sicuro e razionale dei prodotti naturali”.