Un satellite Starlink è esploso in orbita creando una pioggia di detriti
Un satellite Starlink ha subito un’anomalia forse causata da una piccola esplosione. SpaceX monitora i detriti con NASA e Space Force, nessun rischio per la ISS.

SpaceX ha confermato che uno dei suoi satelliti Starlink ha subito un’anomalia in orbita, molto probabilmente causata da una piccola esplosione interna. L’incidente ha provocato una rapida perdita di quota e il rilascio di alcuni frammenti tracciabili, senza però rappresentare un pericolo immediato per altri veicoli spaziali.
Perdita di quota e frammenti in orbita bassa
Secondo quanto comunicato dall’azienda, l’anomalia ha portato allo sfiato del serbatoio di propulsione del satellite e a una riduzione del semiasse maggiore di circa 4 chilometri. Contestualmente sono stati rilasciati pochi oggetti a bassa velocità relativa, sufficientemente grandi da essere seguiti dai sistemi di sorveglianza orbitale. La società specializzata LeoLabs ha valutato che l’evento sia riconducibile a una fonte energetica interna, escludendo quindi una collisione con detriti spaziali o con altri satelliti.
SpaceX ha spiegato di essere al lavoro con NASA e con la United States Space Force per monitorare l’evoluzione della situazione. Il satellite, pur danneggiato, sarebbe in gran parte integro, in rotazione incontrollata e destinato a rientrare nell’atmosfera terrestre nel giro di alcune settimane, disintegrandosi completamente. La traiettoria rimane ben al di sotto di quella della International Space Station: dunque non ci sono rischi per l’equipaggio a bordo.
Un episodio allarmante?
L’incidente arriva a pochi giorni da un altro evento significativo, quando un satellite Starlink ha evitato per poco una collisione con un satellite cinese di CAS Space. In quell’occasione, SpaceX aveva puntato il dito contro la mancanza di coordinamento e di condivisione dei dati orbitali tra operatori, sottolineando come l’assenza di informazioni precise possa portare a incontri ravvicinati potenzialmente pericolosi.
Il contesto rende l’episodio ancora più rilevante. La costellazione Starlink conta oggi quasi 9.300 satelliti attivi, pari a circa il 65% di tutti i veicoli spaziali operativi in orbita, esclusi quelli dismessi. Solo nell’ultimo anno il numero è aumentato di oltre 3.000 unità, lanciate con 121 missioni dedicate, a un ritmo medio di una ogni tre giorni. Il timore è che con l’aumentare del traffico nell’orbita bassa, questi episodi possano solo che diventare più frequenti.