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Diabete di tipo 1: dalla Thailandia un modello di gestione replicabile a livello globale

Il paziente ha il potere di cambiare le proprie sorti se la salute pubblica lo aiuta, ecco i risultati di un nuovo approccio contro il diabete di tipo 1 e altre malattie croniche.

Diabete di tipo 1: dalla Thailandia un modello di gestione replicabile a livello globale

Scienmag riporta questa importante notizia dalla Thailandia. È stato sviluppato un nuovo sistema nazionale di autogestione e rete per il diabete di tipo 1. Parliamo di una patologia che colpisce molte persone, grandi e piccole, in tutto il mondo. Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori guidato da Tharavanij e pubblicato nel 2025 su BMC Endocrine Disorders. Il nuovo approccio è strutturato, tecnologico e centrato sul paziente. Semplifica e trasforma completamente la gestione di questa malattia cronica che arriva a colpire ogni aspetto della salute.

La cura del diabete non può limitarsi solo alla terapia farmacologica, questo è il punto di partenza del nuovo programma thailandese. La strada da seguire è quella dell’integrazione di educazione terapeutica, nutrizione, attività fisica, monitoraggio giornaliero della glicemia e supporto psicologico. Per la prima volta, uno studio scientifico basato sul paziente parla di empowerment partendo dal malato. Quindi, chi soffre di diabete ha il potere di cambiare molte cose con gli strumenti giusti e avanzati, le conoscenze ma anche il supporto professionale.

diabete di tipo 1

Tecnologia digitale per gestire meglio il diabete di tipo 1, partendo dal semplice controllo della glicemia si contrastano tante malattie associate ma anche depressione e stati d’ansia

La tecnologia digitale è l’elemento chiave della nuova ricerca, il paziente può agire con rapidità e semplicità grazie a piattaforme online dedicate al diabete. Lì può monitorare e comunicare i livelli glicemici, ottenere informazioni e piani base per l’alimentazione e anche per l’attività fisica. I dati vengono condivisi con gli operatori sanitari che rispondono con decisioni cliniche tempestive e personalizzate.

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La rete velocizza e favorisce la comunicazione tra pazienti e professionisti in una condizione collaborativa. Di parità anche tra gli stessi professionisti impegnati, diversi tra di loro per specializzazione. L’approccio tecnologico riduce l’isolamento che le malattie croniche comportano, partendo dal diabete.

Ecco alcuni risultati riportati nella pubblicazione su BMC Endocrine Disorders. I pazienti che hanno utilizzato il nuovo approccio hanno ottenuto una riduzione dei livelli di HbA1c, un indicatore chiave del controllo glicemico a lungo termine. Il miglioramento è stato ottenuto grazie ad una gestione più stabile della glicemia, il risultato di una comunicazione quotidiana dei controlli con feedback immediato del sistema. Stabilizzare la glicemia significa poi ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, insufficienza renale e neuropatie. Il miglioramento della qualità di vita seguendo anche dieta e sport ha fatto il resto.

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