Disturbi psichiatrici: classificazioni basate sulla biologia e non solo sui sintomi
Fattori genetici ed elementi comuni su 14 disturbi psichiatrici. Uno studio tra dati e laboratori coinvolge anche depressione e ansia.

Su Nature, famosa rivista di scienza, è stato pubblicato uno studio su 14 disturbi psichiatrici. Ne sono stati analizzati i dati genetici, scoprendo cinque grandi famiglie biologiche caratterizzate da rischio ereditario. L’analisi è stata condotta da un ente, lo Psychiatric Genomics Consortium (CDG3). I ricercatori hanno utilizzato dei dataset siglati GWAS e anche metodi statistici sul rischio genetico condiviso.
Ecco i cinque fattori genetici individuati. Elementi compulsivi, presenti in anoressia, DOC e Tourette. Schizofrenia, bipolari, neuroevolutivi come autismo, ADHD e, di nuovo, la Tourette. Fattori internalizzanti su depressione, ansia e PTSD. Nei fattori genetici latenti e internalizzanti si aggiunge anche il gruppo dei disturbi da uso di sostanze.
Cosa rivelano i 238 loci e gli oltre 100 hotspot genomici? Verso una comprensione più precisa della psichiatria
L’analisi ha individuato 238 loci associati ad almeno un fattore e pochi loci distinti per disturbi appartenenti alla stessa famiglia. Sono numerosi i loci che distinguono condizioni appartenenti a fattori diversi. Sono stati anche identificati più di 100 hotspot genomici condivisi da più disturbi. L’elemento importante di questo studio su 14 disturbi psichiatrici è il punto di vista biologico rispetto ai sintomi. La ricerca così va all’origine delle diverse patologie.
Emergono da laboratorio percorsi cellulari diversi per ogni fattore. Persino nei neuroni eccitatori coinvolti sia nella schizofrenia sia nel disturbo bipolare. Sono stati individuati anche degli oligodendrociti nei disturbi internalizzanti che coinvolgono il disturbo d’ansia o di depressione. Molti geni chiave risultano attivi nel cervello già nella fase fetale e nella prima infanzia.
La classificazione psichiatrica è importante, fornisce informazioni utili sui disturbi considerati patologia. E anche sulle caratteristiche dei disturbi e da questo punto di vista si fa un passo da gigante. La classificazione psichiatrica sarà basata sulla psicologia ma integrata ad altre prospettive scientifiche. Infatti, dalla sola considerazione biologica contiene dei limiti di rappresentazione a livello globale. Integrerà le informazioni che arrivano da più dataset e variabilità diagnostiche.