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Tumori cerebrali: la nuova frontiera dell’IA con un modello ibrido rivoluzionario

Intelligenza artificiale e medicina si uniscono per la classificazione dei tumori cerebrali. Scopriamo di più.

Tumori cerebrali: la nuova frontiera dell’IA con un modello ibrido rivoluzionario

L’intelligenza artificiale entra in azione nel campo della prevenzione oncologica. Uno studio ha presentato un modello in grado di migliorare la classificazione dei tumori cerebrali attraverso immagini mediche. Un modello ibrido perché combina due tecnologie differenti ma anche il controllo umano. Le due tecnologie descritte si basano sul deep learning avanzato, in particolare le CNN (reti neurali convoluzionali) e i ViT, Vision Transformers, capaci di creare relazioni globali all’interno delle immagini.

Le due tecnologie si integrano funzionando insieme: il modello IA ibrido riesce a concentrarsi sulle caratteristiche più importanti nelle foto e su diversi livelli informativi. Questo rende la nuova tecnologia complessiva capace di distinguere differenti tipologie di tumori in maniera precisa e anche rapida.

Un’intelligenza artificiale basata sul deep learning è utile ai team medici e ai ricercatori per produrre dati rilevanti, un alleato importante in un’attività che svolta manualmente porterebbe via molto tempo. Il modello ibrido che cerca i tumori tramite immagini è in grado di ruotarle, ribaltarle, ingrandirle senza intervento umano.

migliorata la classificazione dei tumori cerebrali

Ricercatori e medici vogliono arrivare a fidarsi dell’intelligenza artificiale in laboratorio o negli ospedali, scopriamo come si può raggiungere questo risultato per i tumori cerebrali

Questo permette l’analisi dettagliata punto per punto di ogni fotografia e il rilevamento immediato di informazioni importanti. Con questo modello, si potranno costruire set di addestramento per altri ambiti clinici, sia oncologici che specialistici o generici. Si pensa al campo delle diagnosi, delle immagini ossee o cardiovascolari, alle radiografie pelviche o gastrointestinali.

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L’intelligenza artificiale può fornire anche un primo parere sui dati forniti? I ricercatori ci stanno lavorando, non per creare qualcosa di fruibile dai pazienti finali, ma per migliorare il loro lavoro di raccolta dati e osservazione scientifica delle immagini. Lo studio non è solo medico e scientifico, ma ci mette anche a confronto con l’attualità. Sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella medicina o in altri ambiti di aiuto ci sono molte questioni aperte, anche di privacy. Questo studio però rileva che ci sono anche prospettive di uso responsabile ed efficace, partendo dalla diagnostica dei tumori cerebrali e del più vasto imaging sanitario. Sfide aperte quindi, ma anche l’arrivo di prime certezze che migliorano il lavoro di ricercatori e medici.

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