Un nuovo studio rivela come un esercizio a basso impatto possa migliorare il sonno
L’insonnia colpisce milioni di persone, uno studio asiatico rivela un’alternativa efficace alla terapia cognitivo comportamentale.

L’insonnia cronica colpisce il 10% della popolazione mondiale adulta. L’Organizzazione mondiale della sanità fornisce dati ancora più precisi: nel mondo dal 10 al 15% soffre di insonnia cronica, il 25-30% delle persone soffre di disturbi del sonno. Arriva dall’Asia uno studio dedicato all’esercizio fisico e meditativo per curare l’insonnia cronica dopo i cinquant’anni.
È stato pubblicato su BMJ, è il risultato di un confronto fra due approcci: la terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia (CBT-I) e l’antico Tai Chi che cura dolori esterni e interiori con la pratica fisica, dolce e meditativa. Una tradizione che affonda le radici nelle pratiche cinesi.
Il team di ricerca è guidato da un fisiologo dell’esercizio, il suo nome è Park M. Siu dell’Università di Hong Kong. 200 persone di età superiore ai 50 anni hanno testato il suo metodo, tutti soffrono di insonnia cronica diagnosticata. I volontari sono stati suddivisi in due gruppi. Un gruppo ha seguito 24 sessioni di psicoterapia dedicata, il secondo invece ha seguito 24 lezioni di Tai Chi stile Yang a 24 forme. I volontari avevano incontri bisettimanali durati tre mesi.
I risultati mostrano benefici duraturi del Tai Chi anche dopo la fine del trattamento, avvicinandosi all’efficacia della CBT-I nel lungo periodo
I risultati di questo studio sono stati diversi e di lungo periodo. Sicuramente, la terapia comportamentale di breve periodo ha portato alla riduzione immediata dei sintomi rispetto a chi praticava Tai Chi. Un anno dopo chi ha sperimentato la cura attraverso questa disciplina ha mostrato risultati sovrapponibili a quelli della CBT-I. Nel gruppo di Tai Chi, anche chi ha smesso di praticare gli esercizi meditativi ha riportato benefici di lunga durata e stabili nel tempo sul sonno e il benessere generale.
Gli autori hanno scritto: “Questa scoperta supporta l’uso del Tai Chi come approccio alternativo per la gestione a lungo termine dell’insonnia cronica negli adulti di mezza età e negli anziani”. C’è anche un’altra informazione: chi ha curato l’insonnia con la terapia comportamentale non è incentivato a riprendere. Invece, chi ha sperimentato il Tai Chi l’ha considerata un’esperienza piacevole da continuare o ripetere.