Leganerd.com
Menu

Epic Games, Sweeney contro le etichette “Generato dall’AI”: “Presto saranno inutili”

Secondo Tim Sweeney, N.1 di Epic Games, le piattaforme come Steam dovrebbero cessare di etichettare i giochi realizzati con l'AI. La sua tesi? Presto saranno la normalità: tanto vale accettarlo e farci l'abitudine.

Epic Games, Sweeney contro le etichette “Generato dall’AI”: “Presto saranno inutili”

Tim Sweeney torna a scuotere l’industria videoludica, questa volta puntando il dito contro le piattaforme che obbligano gli studi a indicare se i loro giochi siano stati realizzati usando l’AI. Il fondatore e CEO di Epic Games, rispondendo su X a un post che chiedeva la rimozione di queste etichette, ha definito la pratica poco lungimirante e destinata a diventare obsoleta nel giro di pochi anni.

Tutti i giochi saranno creati con l’AI?

Secondo Sweeney, trattare l’intelligenza artificiale come un elemento separato da segnalare all’utente finale rischia di trasformarsi in un non-problema man mano che la tecnologia diventerà parte integrante dei processi creativi, esattamente come è avvenuto in passato con motion capture, motori grafici proprietari o asset marketplace. “Ha senso in contesti legati a licenze e attribuzioni,” ha scritto, “ma non nei negozi digitali, dove presto l’AI sarà coinvolta nella produzione della quasi totalità dei titoli”.

La dichiarazione arriva in un momento in cui il tema divide nettamente l’industria. Valve, dopo una fase iniziale di incertezza, permette da oltre un anno la pubblicazione su Steam di videogiochi generati dall’AI. L’unica regola, appunto, è che questo venga segnalato ai videogiocatori.

Microsoft rivoluziona il gaming: l’AI che crea mondi di gioco infiniti Microsoft rivoluziona il gaming: l’AI che crea mondi di gioco infiniti

Nel frattempo, il numero di giochi etichettati come “Made with AI” è aumentato a dismisura: nel 2024 erano appena l’1,1%. Oggi sono il 7%. Anche Itch.io ha introdotto un sistema di etichettatura simile a quello di Steam.

La discussione è esplosa di nuovo dopo le polemiche su Arc Raiders, il titolo di Embark Studios accusato di aver usato AI anche per doppiaggi e dialoghi. Un conto è se l’AI viene usata per accelerare lo sviluppo del gioco, automatizzando compiti ripetitivi, altra cosa – obietta parte del pubblico – è se l’AI viene usata per fare a meno di artisti, sviluppatori e talenti.

“L’AI è un moltiplicatore di produttività”

ARC Raiders

ARC Raiders, l’accusa: AI usata anche per i dialoghi

Sweeney, invece, propone una lettura opposta. Per lui l’AI non è una minaccia ma un moltiplicatore di produttività, destinato a trasformare il processo di sviluppo. Un cambiamento inevitabile, secondo il CEO, che sarebbe già in corso: a inizio novembre anche il numero uno di Nexon aveva invitato a “dare per scontato che ogni studio stia usando l’AI, in un modo o nell’altro”.

Il punto centrale, quindi, non sarebbe più se l’intelligenza artificiale debba entrare nel processo creativo, ma come e con quali parametri etici, tecnici e contrattuali.

Ti potrebbero interessare
Epic Games, Sweeney contro le etichette “Generato dall'AI”: “Presto saranno inutili”