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Scoperta l’aria più antica mai analizzata: cosa ci racconta il ghiaccio blu

Che cosa faranno nei prossimi anni gli scienziati nell'area di Allan Hills? Ti raccontiamo aria e ghiaccio come non immagineresti mai.

Scoperta l’aria più antica mai analizzata: cosa ci racconta il ghiaccio blu

Il ghiaccio dell’Antartide conserva tante informazioni ed elementi del passato più antico. Nessuno immaginerebbe che riesca a conservare anche l’aria, ovvero, analizzando il ghiaccio raccolto è possibile capire cosa si respirasse sei milioni di anni fa. Eravamo alla fine del Miocene, con condizioni climatiche terrestri molto diverse da oggi. L’aria di adesso è influenzata dalle piante, dalla presenza di acqua, dalla vicinanza del mare o meno e, purtroppo, anche dall’inquinamento. Elemento che non esisteva tanti anni fa, lo dimostra l’aria conservata nel ghiaccio blu. Ecco il racconto delle scoperte della glaciologa Sarah Shackleton, con il suo team del Woods Hole Oceanographic Institute.

I ricercatori hanno raccolto campioni di ghiaccio ad Allan Hills: il carotaggio è avvenuto in profondità, fino a 206 metri in discesa. Il team di scienziati ha collaborato nell’ambito del progetto COLDEX della National Science Foundation. Allan Hills è importante per il cosiddetto ghiaccio blu. L’Antartide conserva tantissimi accumuli di neve e ghiaccio con bolle d’aria. L’area visitata ha invece il ghiaccio blu, che si è formato in strati antichissimi del terreno. Le bolle d’aria sono più grandi e creano la caratteristica tonalità azzurra.

il processo che crea il ghiaccio blu di Allan Hills è lo stesso che si cela dietro le strisce blu degli iceberg

La ricerca sul ghiaccio blu continuerà fino al 2031, lo studio dell’aria antica di Allan Hills sarà utile per capire gas terra e cambiamenti climatici

carotaggi sono come macchine del tempo che permettono agli scienziati di dare un’occhiata a come era il nostro pianeta in passato. “I carotaggi di Allan Hills ci aiutano a risalire molto più indietro nel tempo di quanto avessimo immaginato possibile”. Queste sono le affermazioni di Sarah Shackleton.

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L’analisi isotopica dell’argon ha rivelato che i campioni più profondi contenevano ghiaccio di circa sei milioni di anni fa. Gli strati superficiali, invece, appartenevano a periodi successivi al Pliocene. Questa differenza di strati è importante per fare il raffronto atmosferico e di aria su diversi periodi. I ricercatori hanno analizzato gli isotopi di ossigeno: l’Antartide, 6 milioni di anni fa, era più calda, con circa 12 gradi di temperatura in più rispetto a oggi.

C’è stata una lenta transizione climatica nei secoli passati che ha portato al raffreddamento e alle temperature attuali. La scoperta è importante per studiare i gas serra nel tempo, il loro contenuto ed effetti. Allan Hills continuerà a essere studiata dal 2026 al 2031, periodo in cui si raccoglieranno altri reperti di ghiaccio antico.

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