Tesla, la modalità “Mad Max” non piace alle autorità: aperta un’indagine
La NHTSA indaga sulla modalità “Mad Max” di Full Self-Driving di Tesla: profilo aggressivo, velocità elevate e dubbi sulla sicurezza.

Le autorità federali statunitensi hanno acceso i riflettori su Tesla e, in particolare, sulla nuova modalità “Mad Max” del sistema di guida assistita Full Self-Driving (FSD). Secondo la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), questa funzione — pensata per offrire una guida più dinamica — potrebbe invece spingere i veicoli a comportamenti pericolosi, ben oltre i limiti di sicurezza.
Velocità eccessiva e sorpassi audaci
La modalità “Mad Max”, reintrodotta da Tesla con l’aggiornamento del software FSD v14.1.2, promette “velocità più alte e cambi di corsia più frequenti” rispetto al profilo standard “Hurry”. In altre parole, una guida più “aggressiva”, pensata per chi vuole ridurre al minimo i rallentamenti nel traffico. Ma il risultato, secondo diverse segnalazioni, sarebbe tutt’altro che rassicurante.
In rete circolano numerosi video che mostrano Tesla capaci di superare i limiti di velocità, non fermarsi del tutto agli stop e compiere manovre azzardate con il pilota automatico attivo. Un comportamento che ha immediatamente attirato l’attenzione della NHTSA, la quale ha confermato di aver chiesto ulteriori informazioni all’azienda di Elon Musk, ricordando però che “il conducente resta pienamente responsabile del veicolo e del rispetto delle leggi sulla sicurezza stradale”.
L’indagine fa parte di una verifica più ampia sul sistema FSD, che coinvolge circa 2,9 milioni di veicoli Tesla. Le autorità stanno analizzando decine di segnalazioni riguardanti violazioni del codice, tra cui passaggi col rosso e invasioni di corsie opposte, oltre ad alcuni incidenti con feriti.
Il futuro della guida autonomaù
Il caso “Mad Max” arriva in un momento delicato per Tesla, che continua a puntare tutto sull’automazione come cardine del proprio sviluppo. L’ultimo trimestre è stato chiuso con un calo degli utili, dovuto almeno in parte ai nuovi dazi. La crescente pressione dei regolatori federali mette in dubbio la possibilità di spingere troppo velocemente verso una guida completamente autonoma.
Se la NHTSA dovesse accertare che il profilo induce comportamenti illegali o pericolosi, Tesla potrebbe trovarsi costretta a ritirare o modificare la funzione tramite un aggiornamento software. Non sarebbe la prima volta: l’azienda ha già dovuto rivedere il proprio sistema dopo precedenti richiami.