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Il prossimo sbarco lunare punta a un sito ricco di indizi geologici

Alla ricerca di prove vulcaniche, oceaniche e altri misteri sulla Luna. Artemis non atterrerà soltanto su un antico cratere, scopriamo di più.

Il prossimo sbarco lunare punta a un sito ricco di indizi geologici

Il Bacino Polo Sud-Aitken è il più grande cratere della Luna, ed è importante per gli astrofisici perché racconta molto sulla formazione del nostro satellite. Si trova sul lato nascosto della sfera, si estende per oltre 2.000 chilometri e ha 4,3 miliardi di anni come età. Anche la Luna è stata colpita da asteroidi, e il Polo Sud-Aitken si è formato così.

Torna alla ribalta, non solo perché sta per partire la missione Artemis II (aprile 2026), ma anche perché agli scienziati interessa un fenomeno. L’emisfero della Luna in cui si trova sembra bloccato, potrebbe essere dovuto all’influenza del nostro pianeta, ovvero all’interazione gravitazionale con il satellite. Che cosa riusciranno a scoprire astronauti e telescopi di nuovo su questo antico cratere e sull’impatto che lo ha generato?

Jeffrey Andrews-Hanna e altri ricercatori lavorano presso l’Università dell’Arizona. Insieme hanno pubblicato un nuovo studio su Nature dedicato all’impatto dell’asteroide che ha formato BPS-Aitken. Tutti avevano studiato la provenienza dell’impatto da sud, ma in realtà la nuova ricerca lo conferma da nord, e questo dà molte informazioni sull’evoluzione lunare e sul bacino stesso.

la più grande formazione di impatto della Luna, il bacino Polo Sud-Aitken

La Luna ha una parte visibile, una nascosta e il KREEP, una miscela di potassio, terre rare e fosforo radioattivo da portare sulla Terra per analizzarlo

Il colpo da nord ha provocato una distribuzione asimmetrica dei materiali. La parte meridionale del cratere si presenta ricca di detriti e campioni geologici, molti provenienti da profondità lunari. Il meteorite, scavando profondamente il terreno del satellite, ha tirato fuori materiale sotto la crosta. Le missioni Artemis atterreranno proprio in questa zona meridionale del cratere per raccogliere materiale di studio senza trivellare.

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Il team dell’Arizona tenta di spiegare anche la formazione del KREEP, sigla che indica una miscela di potassioterre rare (un insieme di elementi chimici) e fosforo radioattivo. Il KREEP è concentrato sul lato visibile della Luna. L’insieme di questi materiali racconta la storia vulcanica della Luna e altri eventi o movimenti geologici. Questo materiale, infatti, prima di diventare solido e parte della crosta lunare, era liquido.

L’impatto del meteorite che ha creato Aitken avrebbe tagliato la crosta al confine tra la regione ricca di KREEP e la parte più spessa e povera, che si trova sul lato nascosto. Il compito degli astronauti Artemis sarà quello di confermare la presenza del KREEP e anche di riuscire a portare campioni sulla Terra per poterli studiare.

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