Paragon, anche l’imprenditore Caltagirone è stato spiato dallo spyware
Francesco Gaetano Caltagirone figura tra le vittime italiane di Paragon: lo spyware avrebbe colpito anche imprenditori oltre a giornalisti e attivisti.

Una nuova pagina si aggiunge allo scandalo Paragon in Italia: l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone è stato recentemente avvertito da WhatsApp di essere finito nel mirino del noto spyware. Fino ad oggi, tra le vittime italiane conosciute c’erano soprattutto giornalisti e attivisti; l’inclusione di un nome di vertice dell’imprenditoria segna una svolta. Le ragioni dell’attacco rimangono oscure e l’azienda di Caltagirone non ha rilasciato commenti ufficiali.
Un’ombra che si allunga
Secondo le indagini condotte da IrpiMedia e “La Stampa”, Caltagirone sarebbe una delle circa novanta persone avvisate da WhatsApp nel gennaio scorso di aver subito un tentativo di intrusione mediante Paragon Solutions, un’operazione che non è stata né confermata né smentita dall’interessato. Possieditore di un vasto impero che spazia dalla edilizia all’editoria — controllando anche il quotidiano Il Messaggero — Caltagirone diventa il primo imprenditore italiano noto a far parte della lista delle potenziali vittime. Fino ad ora, erano finiti sotto la lente operatori che assolvevano ruoli pubblici critici: i giornalisti Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino del sito Fanpage, ma anche gli operatori di Mediterranea Saving Humans, organizzazione nota per le sue attività nel soccorso dei migranti.
L’attacco ai danni di Caltagirone indica che lo spettro del rischio si allarga: non si tratta più solo di obiettivi legati al giornalismo o all’attivismo, ma anche di figure dell’imprenditoria di spicco. In passato, Paragon aveva già interrotto le sue relazioni con lo Stato italiano a seguito delle proteste sull’uso dello spyware da parte delle agenzie di intelligence nazionali.
Paragon: azienda controversa e fusioni in corso

Fondata in Israele e da sempre promossa come “creatrice di strumenti etici”, Paragon ha acquisito rilevanza critica quando nel dicembre 2024 è stata comprata dal fondo di private equity statunitense AE Industrial. Contestualmente, è previsto che si integri con la società di cybersicurezza REDLattice, un’operazione che secondo indiscrezioni è già stata finalizzata. Durante le richieste di chiarimento da parte dei media su contratti passati con enti come l’ICE statunitense, Paragon ha spesso rimandato le risposte agli esponenti di REDLattice, suggerendo che la fusione tra le due sia già effettiva.
Finora né Paragon né WhatsApp hanno risposto pubblicamente alle ultime accuse. Tuttavia, il caso di Caltagirone potrebbe segnare un punto di svolta nelle indagini, ampliando il raggio d’azione delle autorità verso target che vanno oltre i consueti profili.


