Un chip familiare, una potenza mai vista: nasce il computer quantistico al silicio
Il quantum computing crea posti di lavoro e progresso. La dimostrazione arriva da Londra, dove si sono spinti con l'innovazione degli ingegneri fisici?

Un computer quantistico è un calcolatore di eccezionale potenza, in grado di elaborare dati con i principi della meccanica quantistica. Qualcosa di rapidissimo rispetto ai pc tradizionali. La meccanica quantistica è quella disciplina in grado di descrivere il comportamento della materia e della radiazione, viene analizzata nelle sue particelle. Una teoria fisica nata agli inizi del Novecento dalla mente brillante di diversi scienziati.
Da un’azienda multinazionale, con sede a Londra, si fanno passi avanti con lo sviluppo di un quantum computing, altro nome dei computer quantistici. Un professore dell’UCL ha utilizzato i comuni chip al silicio (presenti nei laptop e negli smartphone) per costruire il primo computer quantistico full-stack. Avrà compiti importanti, come scoprire nuovi farmaci. Per i test, gli ingegneri hanno installato la macchina in una sede della Quantum Motion, l’azienda di costruzione. Il luogo scelto è il National Quantum Computing Centre nell’Oxfordshire.

Dalla prima idea del computer quantistico al primo modello full-stack di Quantum Motion ha meritato il commento del Ministro della Scienza del Regno Unito
Quantum Motion è stata fondata nel 2017, in un luogo importante di Londra, il principale centro UCL per le nanotecnologie. Tra i fondatori, anche un professore dell’Università di Oxford con cento persone impiegate anche negli Stati Uniti, Australia e Spagna. La società che vive di sovvenzioni e finanziamenti azionari di tutto il mondo ha raccolto oltre 62 milioni di sterline.
La prima idea di computer quantistico è del 1980, da lì passando per Alan Turing, la IBM e altre personalità o aziende tech importanti, si è andati avanti in questo progetto di fisica e informatica. Un computer quantistico full-stack è un sistema completo e integrato con tutti i livelli necessari per eseguire calcoli quantistici. Da noi, l’unità centrale prende il nome di CPU, in un quantum comp. QPU (unità di elaborazione quantistica).
E troviamo, accanto alla QPU, anche un’interfaccia utente (forse un desktop dedicato e specifico), uno stack di controllo compatibile e un software di calcolo quantistico. Sulla nuova invenzione si è espresso anche il Ministro della Scienza del Regno Unito, Lord Vallance: “Il nostro National Quantum Computing Centre offre uno spazio unico agli innovatori per sperimentare nuove tecnologie quantistiche“.


