Leganerd.com
Menu

Makemake sotto osservazione: il telescopio Webb rileva gas metano sul pianeta nano

Le implicazioni della scoperta di metano congelato sul pianeta Makemake. Origine cometaria o criovulcani?

Makemake sotto osservazione: il telescopio Webb rileva gas metano sul pianeta nano

Un team di ricerca, guidato dal Southwest Research Institute, ha scoperto gas metano sul pianeta nano Makemake. La rilevazione è avvenuta con il telescopio spaziale James Webb della NASA. Prima solo Plutone aveva dato tracce di gas metano, da noi è stato importante nella formazione delle prime forme biologiche o di vita primordiale.

Negli altri pianeti, le condizioni ambientali sono troppo estreme per favorire la loro nascita e sopravvivenza. Solo Plutone, prima di questa scoperta, aveva tracce di gas negli oggetti transnettuniani. Sono informazioni importanti, che si uniscono alle recenti scoperte su potenziali tracce organiche su Marte e per gli studi più generali sulle materie prime presenti nel Sistema Solare.

Lo studio di SwRI è stato pubblicato su The Astrophysical Journal LettersSilvia Protopapa è l’autrice principale. Secondo la scienziata, la superficie di Makemake è ricoperta da metano congelato, il telescopio Webb è riuscito a rivelarlo anche in forma gassosa.

il telescopio Webb rileva gas metano sul pianeta nano Makemake

Caratteristiche atmosferiche e fisiche di Makemake, le differenze con la Terra e altri pianeti nani

Un residuo statico, spiega l’esperta, ma ancora attivo e in evoluzione proprio perché ancora congelato. L’emissione di metano è collegata alla luce solare, meglio ancora alla sua fluorescenza. Le molecole di metano interagiscono con la luce. Questa informazione porta a due scenari:

  1. Makemake ha un’atmosfera sottile e formata da ghiaccio superficiale;
  2. c’è un’attività transitoria legata a sublimazione cometaria o pennacchi criovulcani.
Il telescopio spaziale Webb ha individuato puntini rossi così brillanti da sfidare ogni spiegazione Il telescopio spaziale Webb ha individuato puntini rossi così brillanti da sfidare ogni spiegazione

Makemake si estende per circa 1.430 cholimetri, altri coautori della ricerca hanno spiegato le implicazioni delle ultime scoperte. Il Dr. Ian Wong ha sottolineato la necessità di altre osservazioni, sarà utile per scoprire l’origine del metano sul pianeta nano. Il Dott. Emmanuel Lellouch dell’Osservatorio di Parigi, invece, vuole approfondire l’origine cometaria della presenza del metano.

Sul pianeta nano erano stati ipotizzati dei punti caldi della superficie, oggi la temperatura suggerita è di 40 Kelvin, circa -233 gradi Celsius. Un atmosfera 100 miliardi di volte più sottile di quella terrestre, e un milione di volte più tenue di quella di Plutone. Ci sono altri pianeti nani da studiare e confrontare, Plutone lo abbiamo citato più volte, gli altri sono Cerere, Haumea, Eris e Quaoar.

Ti potrebbero interessare
Makemake sotto osservazione: il telescopio Webb rileva gas metano sul pianeta nano