LinkedIn, duro colpo ai truffatori: arriva la verifica dell’identità per recruiter e manager
LinkedIn richiede verifica identità a dirigenti e recruiter per contrastare truffe. Tra le altre cose, sarà obbligatoria un'email aziendale.

La lotta alle truffe digitali raggiunge un nuovo livello di serietà su LinkedIn. Il social network professionale più utilizzato al mondo ha annunciato l’introduzione di requisiti di verifica dell’identità obbligatori per specifiche categorie di utenti, nel tentativo di arginare il crescente fenomeno di frodi che sta compromettendo la credibilità della piattaforma. La misura rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente digitale più sicuro per milioni di professionisti globali.
Vale solo per i recruiter
Le nuove regole di verifica si applicano esclusivamente a due categorie professionali particolarmente esposte al rischio di impersonificazione fraudolenta: recruiter e dirigenti aziendali. Gli utenti che aggiungono o aggiornano il proprio titolo professionale includendo termini correlati al reclutamento – come “recruiter”, “talent acquisition” o simili – dovranno obbligatoriamente verificare il proprio luogo di lavoro attraverso un indirizzo email ufficiale che utilizzi il dominio aziendale.
La stessa procedura di verifica si estende ai dirigenti con titoli come “Executive Director”, “Managing Director” e “Vice President”. Questa scelta strategica di LinkedIn riflette la comprensione che queste figure professionali sono spesso utilizzate dai truffatori per conferire credibilità ai loro profili falsi e attirare vittime ignare attraverso offerte di lavoro inesistenti o schemi di investimento fraudolenti.
Le altre novità

Parallelamente alle verifiche individuali, LinkedIn sta espandendo i suoi strumenti di autenticazione aziendale. La piattaforma offrirà a tutte le aziende con una pagina LinkedIn la possibilità di accedere a funzioni di verifica attraverso un nuovo “Premium Company Page subscription“. Questa iniziativa mira a creare un ecosistema di fiducia dove aziende verificate si abbinano a dipendenti autenticati.
Il sistema rappresenta un’evoluzione rispetto agli strumenti di verifica precedentemente disponibili solo per aziende selezionate su richiesta specifica. La democratizzazione di queste funzionalità dovrebbe contribuire significativamente a ridurre i casi di impersonificazione aziendale, un fenomeno che secondo CNBC nel 2022 aveva raggiunto proporzioni allarmanti con truffatori che si spacciavano per dipendenti di aziende legittime.
Importante precisare che i requisiti di verifica si applicano esclusivamente agli utenti che modificano i propri ruoli professionali: recruiter e dirigenti già presenti sulla piattaforma non saranno costretti a completare il processo di autenticazione, almeno inizialmente.


