Verifica dell’età, gli approcci di Steam e Xbox non potrebbero essere più diversi
Da una parte una soluzione semplice e immediata, dall'altro una procedure complessa e fortemente invasiva. Perché non scelgono tutti l'approccio di Valve?

L’Online Safety Act britannico è entrato pienamente in vigore il 25 luglio 2025, obbligando le piattaforme digitali a implementare sistemi di verifica dell’età per proteggere i minori dai contenuti inappropriati. Nel settore gaming, Steam e Xbox hanno adottato strategie radicalmente diverse per adeguarsi alla normativa. Ad interessarci però è proprio l’approccio di Valve: per il momento, è quello che interferisce di meno con la privacy degli utenti.
Steam sceglie la via della semplicità
Valve ha optato per un approccio minimalista e rispettoso della privacy per Steam. La piattaforma richiede agli utenti britannici di effettuare il login con un account attivo e di abilitare esplicitamente l’accesso ai contenuti per adulti attraverso le impostazioni dell’account. Per gli utenti del Regno Unito, questo processo di opt-in richiede la verifica dell’età tramite una carta di credito valida memorizzata nell’account.
Il sistema Steam utilizza una transazione a costo zero per verificare la legittimità della carta, sfruttando il fatto che non è possibile possedere una carta di credito prima dei 18 anni. Questa soluzione sfrutta l’infrastruttura di pagamento esistente di Steam, che molti utenti hanno già configurato per l’acquisto di giochi, evitando così la condivisione di informazioni sensibili con terze parti o la raccolta di dati biometrici.
La filosofia di Valve, definita “data minimal“, mira a preservare il più possibile la privacy dell’utente completando solo i passaggi necessari per conformarsi alla legge britannica. Tuttavia, rimane poco chiaro come gli utenti senza carta di credito possano verificare la propria età, poiché l’azienda non ha specificato se anche le carte di debito Visa collegate a conti bancari siano accettate.
Xbox punta sui partner esterni

Microsoft ha adottato un approccio più complesso e controverso per Xbox, collaborando con l’azienda britannica Yoti per fornire la verifica dell’età. Gli utenti britannici adulti che utilizzano Xbox ricevono notifiche per verificare la propria età dal luglio 2025, con l’obbligo effettivo che entrerà in vigore all’inizio del 2026 per mantenere l’accesso completo alle funzionalità sociali della piattaforma.
La pagina di verifica Xbox promuove principalmente due opzioni invasive: la scansione del viso per la stima dell’età e la verifica tramite documento d’identità. Entrambi i metodi richiedono la condivisione di dati biometrici o documenti governativi con Yoti, un’azienda terza di cui molti utenti non conoscono le politiche sulla privacy o le pratiche di conservazione dei dati.
Solo scorrendo più in basso nella pagina si trovano alternative meno invasive, come la verifica tramite carta di credito o il controllo con il provider telefonico. Tuttavia, anche questi metodi “meno invasivi” passano comunque attraverso Yoti piuttosto che utilizzare i sistemi interni di Microsoft.


