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Un modder è riuscito ad installare MacOS su un iPhone XS Max

Un hacker ha realizzato l'impossibile: è riuscito a far girare macOS su un iPhone. E' solo l'inizio? Ora si punta ad una soluzione one-click perfetta per gli iPac con chip Apple Silicon.

Un modder è riuscito ad installare MacOS su un iPhone XS Max

Quello che per molti è sempre stato un sogno proibito — vedere macOS funzionare su un iPhone — è diventato realtà, almeno in parte, grazie all’ingegno di un noto sviluppatore della community di jailbreak. Duy Tran (@khanhduytran0), già conosciuto per progetti sperimentali legati all’hacking di iOS, ha mostrato un iPhone XS Max con macOS 13.4 in esecuzione nativa, un’impresa che non è stata affatto facile.

MacOS arriva sugli iPhone?

L’esperimento è stato condiviso sui social e approfondito su Reddit, dove Tran ha spiegato di aver inizialmente tentato di utilizzare i driver M1 per l’accelerazione grafica, senza successo. La svolta è arrivata sfruttando il simulatore iOS per trasmettere Metal via XPC, permettendo di avviare macOS in pochi giorni di lavoro.

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Il risultato è stato un ambiente macOS parzialmente operativo, capace di eseguire applicazioni e daemons come l’Activity Monitor, Xcode 15b8, il Window Server, il Control Center e il Dock. L’input per mouse e tastiera è stato gestito tramite VNC (Virtual Network Computing), una soluzione temporanea ma efficace.

Non è stato semplice

MacOS su iPhone

Sebbene l’attuale versione presenti ancora notevoli “glitch” grafici e sia limitata dalle capacità di Metal del simulatore, il lavoro di Duy Tran ha un potenziale enorme. L’hacker stesso ha sottolineato che, se il progetto dovesse evolversi in una soluzione “one-click”, potrebbe essere di grande beneficio per i possessori di iPad moderni che, a differenza degli iPhone, possiedono driver GPU nativi. Questo permetterebbe agli sviluppatori di accedere a strumenti professionali, come Xcode, direttamente sui propri tablet, senza dover ricorrere a soluzioni di virtualizzazione o streaming remoto.

Il progetto, la cui repository è stata pubblicata su GitHub, è stato accolto con entusiasmo dalla comunità. È la prova che il jailbreak non serve solo a personalizzare l’interfaccia, ma può essere una piattaforma per l’innovazione, spingendo al limite le capacità hardware e software dei dispositivi. È importante ricordare che si tratta di una versione “alpha” molto precoce e complessa, accessibile solo a chi possiede conoscenze tecniche avanzate.

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