UK, selfie obbligatorio per accedere ai siti porno: scatta la verifica dell’età
Nel Regno Unito per accedere ai siti porno serve ora un selfie o un documento. Presto sarà così anche in Italia.

Nel Regno Unito guardare contenuti pornografici online non sarà più un’azione anonima e senza filtri. Da venerdì è entrato ufficialmente in vigore l’Online Safety Act, una legge che obbliga tutte le piattaforme che ospitano o mostrano contenuti per adulti a introdurre sistemi di verifica dell’età “altamente efficaci”. Questo significa che, per visualizzare video porno, gli utenti dovranno caricare un selfie per il riconoscimento facciale oppure fornire un documento d’identità con foto che attesti la maggiore età. Una misura pensata per proteggere i minori, ma che solleva importanti interrogativi su privacy e sorveglianza digitale.
Ofcom vigila, si rischiano multe salate
Il compito di monitorare l’applicazione della normativa è stato affidato all’Ofcom, l’agenzia britannica per la regolamentazione dei media. Le linee guida prevedono diverse modalità per verificare l’età degli utenti: dal classico controllo con carta di credito, fino al riconoscimento facciale tramite selfie o matching con un documento ufficiale. Pornhub, uno dei siti più visitati nel Paese, si è già adeguato, così come piattaforme social come Reddit e Bluesky, che hanno implementato sistemi conformi.
Tuttavia, i tentativi di elusione non si sono fatti attendere: tra selfie creati con l’IA, immagini di personaggi dei videogiochi e utilizzo di VPN, molti cercano già scorciatoie per aggirare il blocco. A tal proposito, la legge stabilisce che sarà illegale anche promuovere strumenti come VPN che consentano di bypassare i controlli. Le sanzioni sono severe: le aziende che non si adegueranno potranno ricevere multe fino a 18 milioni di sterline o al 10% del fatturato globale.
Un equilibrio difficile

La mossa del governo britannico si inserisce in un più ampio dibattito sull’equilibrio tra sicurezza online e tutela della privacy. Se da un lato l’obiettivo è impedire che i minori accedano a contenuti non adatti, dall’altro la richiesta di fornire documenti sensibili o immagini biometriche rischia di scoraggiare anche gli utenti adulti, preoccupati per la gestione e l’eventuale fuga dei dati. L’efficacia di questi controlli dipenderà anche dal rispetto degli standard di sicurezza e dalla trasparenza con cui i dati verranno trattati.


