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AI quanto mi costi: OpenAI pagherà 30 miliardi di dollari l’anno ad Oracle

OpenAI ha stretto un accordo pluriennale con Oracle. I suoi data center costano caro: li pagherà 30 miliardi di dollari ogni anno.

AI quanto mi costi: OpenAI pagherà 30 miliardi di dollari l’anno ad Oracle

OpenAI alza ulteriormente l’asticella dell’hardware per l’intelligenza artificiale confermando un contratto con Oracle che vale 30 miliardi di dollari l’anno in servizi data center. La commessa, rivelata a livello di cifre in un filing alla SEC del 30 giugno e ora esplicitamente attribuita alla start‑up di Sam Altman, finanzierà 4,5 gigawatt di capacità aggiuntiva come parte di Stargate, il maxi piano infrastrutturale da 500 miliardi siglato lo scorso gennaio con Oracle e, in origine, anche con SoftBank.

Un accordo senza precedenti per potenza e denaro

Pagare 30 miliardi ogni dodici mesi per server e cluster GPU significa da solo superare del 20 per cento l’intero fatturato cloud che Oracle ha incassato dal resto della clientela nel suo anno fiscale 2025.

Nella pratica, OpenAI si assicura una potenza di calcolo pari a due dighe di Hoover Dam, vale a dire energia sufficiente ad alimentare circa quattro milioni di abitazioni. L’intesa spiega perché il titolo Oracle abbia toccato i massimi storici e proiettato Larry Ellison al secondo posto tra i più ricchi del pianeta. Altman, che di recente ha comunicato di aver raggiunto i 10 miliardi di ricavi annuali ricorrenti, punta così a triplicare in un colpo solo i costi operativi fissi, segno di un’espansione aggressiva che va ben oltre la partnership originaria con Microsoft.

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Le sfide di Stargate

La capacità andrà costruita quasi da zero: il sito battezzato “Stargate I”, ad Abilene in Texas, dovrà ospitare strutture energivore in un contesto di rete elettrica già sotto pressione. Oracle, che ha speso 21,2 miliardi di dollari in investimenti l’anno scorso e ne metterà altri 25 quest’anno, destinerà buona parte di questi 50 miliardi biennali a nuove farm di server, terreno, impianti fotovoltaici e linee di trasmissione.

OpenAI, dal canto suo, dovrà convincere fornitori e autorità locali a seguire un ritmo di espansione che non ha precedenti nel settore: 4,5 gigawatt aggiuntivi equivalgono a più della metà della capacità totale installata oggi in tutti gli hyperscaler europei messi insieme. Restano in sospeso i rapporti con SoftBank, apparentemente esclusa dalla tranche da 30 miliardi, e le incognite su forniture di chip, sostenibilità ambientale e possibili ritardi regolatori. Se Stargate decollerà secondo i tempi previsti, stabilirà un nuovo standard di scala per l’economia dell’AI; in caso contrario, rischia di trasformarsi in un cantiere costoso e a cielo aperto in mezzo alle praterie texane.

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