X finisce nel mirino della giustizia francese: Musk rischia grosso
La Francia apre un’indagine penale contro X per reati informatici: Musk e dirigenti nel mirino, possibile mandato di arresto internazionale.

Le autorità francesi hanno aperto un’indagine penale contro X, l’ex Twitter di Elon Musk, per gravi reati informatici e interferenze organizzate. Con l’aiuto della polizia, i magistrati mirano a coinvolgere direttamente Musk e i dirigenti della piattaforma. Per Musk potrebbe trattarsi di un guaio estremamente serio: il caso Pavel Durov ha dimostrato che le autorità francesi non fanno sconti a nessuno e non si fanno riguardi a mettere le manette ai polsi di un miliardario straniero.
Le accuse contro X
La Procura francese ha ufficialmente avviato un’indagine per interferenza organizzata nel funzionamento di un sistema informatico e per estrazione fraudolenta di dati in modo sistematico e coordinato, due reati che, se confermati, potrebbero avere conseguenze penali molto pesanti. Secondo le fonti vicine all’indagine, il procedimento coinvolge non solo X come entità legale, ma anche persone fisiche, tra cui dirigenti e responsabili operativi della piattaforma.
Le accuse emergono in un contesto già teso, dove X è accusata di aver promosso gruppi di estrema destra in Francia, potenzialmente aggravando le tensioni sociali nel Paese. Un’accusa che non sorprende, vista la linea editoriale della piattaforma da quando è passata sotto il controllo di Musk, che ha ridotto i filtri sulla moderazione dei contenuti in nome della libertà di espressione. Ma per i magistrati francesi, questo approccio rischia di sfociare in una vera e propria responsabilità penale.
L’ombra di un mandato di arresto internazionale
Il coinvolgimento delle forze di polizia segna una nuova fase dell’inchiesta, più strutturata e potenzialmente più aggressiva. Le autorità francesi non escludono, infatti, l’emissione di un mandato d’arresto internazionale nei confronti di Elon Musk e dei dirigenti della piattaforma, qualora decidessero di non collaborare o di non presentarsi in tribunale.

Si tratta di una mossa senza precedenti contro una big tech americana, e potrebbe alimentare nuove tensioni tra Stati Uniti e Unione Europea. L’attuale amministrazione statunitense ha già espresso critiche nei confronti di alcune politiche europee, accusandole di limitare la libertà di parola e di penalizzare ingiustamente le aziende americane. Non a caso, proprio Musk aveva criticato l’arresto di Pavel Durov, fondatore di Telegram, fermato in Francia con l’accusa di facilitare attività criminali sulla sua piattaforma.
La vicenda di Telegram aveva però avuto un effetto collaterale inatteso: un aumento vertiginoso di download dell’app da parte degli utenti, in segno di supporto alla libertà di espressione. Secondo molti osservatori, potrebbe accadere qualcosa di simile con X.


