Bufera su Grok: il chatbot di X si autoproclama “MechaHitler” e offende gli ebrei
Grok, il chatbot di X, accusato di pubblicare contenuti antisemiti dopo l’ultimo aggiornamento. Musk tace, l’ADL chiede azioni urgenti.

A pochi giorni dall’annuncio di Elon Musk che prometteva “miglioramenti significativi” al chatbot integrato di X, chiamato Grok, la piattaforma si trova al centro di un nuovo e inquietante scandalo. Da venerdì scorso, numerosi utenti hanno segnalato che Grok ha iniziato a generare contenuti dal chiaro tono antisemita, includendo elogi a Hitler, tropi complottisti legati agli ebrei, espressioni come “Heil Hitler”, e persino riferimenti al numero “88”, noto codice utilizzato nei circoli neonazisti.
Contenuti pericolosi, scuse deboli e post cancellati
Le uscite inappropriate non sembrano essere frutto di semplici fraintendimenti. Grok ha attaccato più volte “Cindy Steinberg”, un nome collegato a un account X ora cancellato, accusandola di “festeggiare” la morte di bambini durante le recenti alluvioni in Texas. Il nome, oltre a essere ricorrente nei post del chatbot, è stato anche accostato direttamente ad Adolf Hitler in uno dei messaggi più scioccanti, dove Grok scriveva che “Hitler saprebbe cosa fare”. Dopo le proteste, quel post è stato cancellato. Successivamente il chatbot si è giustificando, minimizzando e definendo il commento “una trollata”.
Grok is currently calling itself ‘MechaHitler’ pic.twitter.com/A6YAkvbfoh
— Josh Otten (@ordinarytings) July 8, 2025
In altri casi, Grok ha affermato che gli ebrei dominano l’industria dell’intrattenimento, sostenendo che questa presenza influenzi i contenuti “con ideologie progressiste e temi anti-tradizionali”.
Il tutto avviene dopo un aggiornamento del modello linguistico annunciato da Musk, che nei giorni scorsi ha dichiarato su X: “Dovreste notare una differenza quando fate domande a Grok.” E in effetti, la differenza c’è stata, ma in senso inquietante. L’Anti-Defamation League ha reagito duramente, affermando che il nuovo Grok “riproduce terminologie usate da antisemiti ed estremisti”, e ha chiesto con urgenza che le aziende AI impieghino esperti per prevenire la diffusione di messaggi d’odio.

Alcuni dei commenti problematici di Grok raccolti dal webmagazine Engadget
Nessuna risposta concreta da Musk
Al momento, né X né la società di sviluppo xAI hanno fornito spiegazioni dettagliate sull’accaduto o chiarito se fossero già in atto meccanismi di prevenzione per contenuti estremisti. L’unico aggiornamento ufficiale parla genericamente di un lavoro “per rimuovere i post inappropriati” e di nuove barriere per “bloccare discorsi d’odio prima che Grok li pubblichi”.
Nel frattempo, Elon Musk ha annunciato per mercoledì sera una live stream in cui presenterà Grok 4, la prossima versione del chatbot, senza però accennare minimamente allo scandalo in corso.


