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Spostati 80.000 Bitcoin fermi da 14 anni: è il più grande trasferimento di BTC “dormienti”

Spostati 80.000 BTC dormienti dal 2011: è il più grande trasferimento di Bitcoin "antichi" mai registrato, per un valore di 8,6 miliardi di dollari.

Spostati 80.000 Bitcoin fermi da 14 anni: è il più grande trasferimento di BTC “dormienti”

Un movimento senza precedenti ha scosso il mondo delle criptovalute: 80.000 Bitcoin, equivalenti a circa 8 miliardi di euro, sono stati trasferiti venerdì da otto portafogli che non venivano toccati dal 2011, uno dei periodi più remoti e misteriosi nella storia di Bitcoin. Secondo i dati analizzati da Arkham Intelligence e confermati da CryptoQuant, si tratta del più grande trasferimento giornaliero di BTC “antichi” — ovvero dormienti da almeno dieci anni — mai registrato sulla blockchain.

Il risveglio del wallet

I wallet coinvolti appartenevano a indirizzi che custodivano premi di mining, noti come “coinbase transactions”, suggerendo che il proprietario originario fosse un early miner, uno dei primissimi partecipanti alla rete, quando BTC valeva meno di 4 dollari. Ognuna delle otto transazioni ha spostato 10.000 BTC, completando il trasferimento nel giro di poche ore. In confronto, il precedente record di spostamenti di BTC dormienti era di appena 3.700 BTC, rendendo l’evento di venerdì qualcosa di straordinario.

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L’improvviso risveglio di questi wallet ha innescato un’ondata di speculazioni. C’è chi ipotizza un semplice aggiornamento verso nuovi indirizzi con formato più sicuro (bc1q-), una vendita imminente o addirittura un furto. Conor Grogan di Coinbase ha notato che, circa un’ora prima del trasferimento su Bitcoin, era avvenuta una transazione di test su Bitcoin Cash, forse per verificare la validità delle chiavi private. Grogan ha aggiunto che se i wallet fossero stati attivati da un hacker, si tratterebbe della “più grande rapina della storia”.

Nessun segnale di vendita, ma il mistero sull’identità resta

Bitcoin

Nonostante l’enormità del trasferimento, finora non ci sono prove che i Bitcoin siano stati venduti o inviati a exchange. Arkham Intelligence ha escluso segnali di attività da parte di venditori, rafforzando l’idea che si tratti semplicemente di una migrazione verso indirizzi più moderni e sicuri. Tuttavia, la reazione del mercato non si è fatta attendere: Bitcoin ha registrato un calo istantaneo, scendendo brevemente sotto i 108.000 dollari, prima di stabilizzarsi dopo la conferma che le monete non erano state liquidate.

Resta completamente ignota l’identità del soggetto dietro questi portafogli. Alcuni utenti sui social hanno ipotizzato nomi celebri come Roger Ver, ma nulla è stato confermato. Un fatto però è certo: chiunque controllasse quei wallet ha gestito fino a 200.000 BTC, una cifra che lo posiziona tra i più grandi detentori di Bitcoin nella storia della criptovaluta. E il valore attuale delle monete spostate riflette un guadagno teorico superiore a 8 miliardi di euro: l’investimento iniziale, considerata la data di creazione dei wallet, ammontava a poco più di 300mila euro.

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