Affrontare le avversità nello sport: una nuova prospettiva sulla resilienza degli atleti
Sperimentata nuova prospettiva sulla resilienza degli atleti nella formazione e nelle sue conseguenze psicologiche di fronte alle avversità sportive.

Capita spesso che gli atleti vengano esposti ad avversità sportive o a situazioni particolarmente stressanti. In questi casi gioca un ruolo importante la resilienza degli atleti, soprattutto sotto un punto di vista psicologico.
Sappiamo bene che la salute psichica è associata alla salute mentale e fisica degli atleti e questo ne vale anche delle loro prestazioni sportive. Negli ultimi anni è cresciuta di certo l’attenzione sulla resilienza degli atleti, ma manca ancora un quadro teorico e concettuale per spiegare la formazione ed anche le possibili conseguenze della resilienza degli atleti.

La resilienza degli atleti nelle sfide e nelle conseguenze psicologiche dello sport
Uno studio piuttosto recente è molto interessante in quanto fornisce una revisione narrativa della definizione delle dimensioni strutturali e dei metodi di misurazione della resilienza degli atleti. Lo scopo degli esperti sarebbe quello di chiarire e di analizzare la formazione, le conseguenze e l’interazione sinergica con la resilienza organizzativa sportiva di base delle teorie inerenti e dei modelli teorici.
Quando parliamo di resilienza degli atleti, ci riferiamo alla capacità di questi ultimi di valutare e di regolare i propri pensieri, le emozioni e i comportamenti quando si verificano delle avversità sportive, migliorando quindi il benessere emotivo, la resilienza. Ad oggi, la formazione della resilienza degli atleti è stata studiata attraverso dei modelli teorici come il metamodello, il modello a doppio percorso, il modello immunità psicologica-elasticità psicologica, e con le varie teorie a questi connessi.
Come abbiamo già anticipato, nonostante questi modelli abbiano apportato dei miglioramenti significativi, il campo manca di un quadro teorico completo e sistematico. Questa nuova ricerca ci indica che gli atleti subiscono dei cambiamenti significativi nel loro stato fisico e mentale per via delle conseguenze di allenamento e competizione a lungo termine e affrontano dei fattori di stress che variano da quelli psicologici, a quelli biologici e sociali.
Tra questi: infortuni, cyberbullismo, conflitti familiari, carico di allenamento, aspettative sociali, paura del fallimento. Il Comitato Olimpico Internazionale ha stimato che tra il 5% ed il 35% degli atleti di tutto il mondo, ha sperimentato una qualche forma di problema psicologico, una condizione spesso a metà tra depressione e ansia.


