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Il DNA ambientale potenzia la protezione delle riserve marine UNESCO

L'ampliamento del DNA ambientale va a proteggere le riserve marine vitali del mondo. Scopriamo di più.

Il DNA ambientale potenzia la protezione delle riserve marine UNESCO

L’UNESCO ha stretto una collaborazione con la Minderoo Foundation con l’obiettivo di finanziare e di ampliare progetti di raccolta ed anche la ricerca sul DNA ambientale presso preziose riserve marine patrimonio dell’umanità in tutto il mondo.

L’obiettivo è anche un altro, ovvero avviare nuovi progressi nella protezione della biodiversità marina. L’Organizzazione filantropica Minderoo Foundation e l’UNESCO stanno elaborando dei progetti per ampliare l’utilizzo della tecnologia del DNA ambientale (eDNA) e aiutare a monitorare e proteggere alcune riserve marine tra le più preziose del pianeta.

DNA ambientale

Un progetto globale con l’eDNA per la tutela delle riserve marine UNESCO e il monitoraggio della biodiversità marina

In questa fase iniziale del progetto, sono stati coinvolti circa 250 scienziati i quali hanno raccolto oltre 400 eDNA da circa 21 siti marini patrimonio dell’Umanità UNESCO identificando ben 4 mila specie. Questo è ciò che si è fatto nella prima fase del progetto, mentre nella seconda bisognerà capire se gli sforzi fatti in precedenza sono serviti a qualcosa.

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Per fare questo, la Minderoo Foundation stanzierà ben 3,5 milioni di dollari per dare un contributo al progetto e per promuovere lo sviluppo di capacità di osservazione molecolare della biodiversità a lungo termine in 25 aree marine protette che ad oggi funzionano come siti di riferimento a livello globale. I ricercatori si sono posti un obiettivo ovvero raccogliere all’incirca 3 mila campioni.

Bisognerà anche avviare una campagna globale di citizen scienze che sarà guidata dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO e supportata dal Sistema Informativo sulla Biodiversità Oceanica. “Oggi invitiamo tutti i leader mondiali che affermano di avere a cuore il nostro oceano e la sua biodiversità ad abbracciare il potere della tecnologia del DNA: è, semplicemente, una svolta nella comprensione della salute degli oceani”. Queste le parole dichiarate dal fondatore della Minderoo Foundation, ovvero il Dott. Andrew Forrest AO.

Raccogliendo il eDNA si andrà a monitorare meglio la biodiversità permettendo di prendere decisioni migliori al solo fine di proteggere le riserve marine UNESCO. “Il supporto di Mindero al programma eDNA dell’UNESCO consentirà la mobilitazione e il coinvolgimento delle comunità, delle guardie forestali locali e soprattutto dei giovani cittadini, attraverso attività pratiche di scienza e conservazione utilizzando eDNA, una tecnologia all’avanguardia ma accessibile“. Queste le parole dichiarate ancora dal Professor Mike Bunce, direttore di OceanOmics.

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