Addio a Bill Atkinson, il genio che ha dato un volto al Macintosh
È morto Bill Atkinson, il genio Apple dietro MacPaint e HyperCard. Il suo codice ha cambiato per sempre l’informatica personale.

Il mondo della tecnologia piange la scomparsa di William “Bill” Atkinson, figura storica di Apple e mente creativa dietro alcune delle innovazioni più iconiche dell’informatica moderna. Atkinson è morto giovedì nella sua casa di Portola Valley, in California, a causa di un tumore al pancreas. Aveva 74 anni. Circondato dai suoi cari, se n’è andato lasciando un’eredità che ha segnato profondamente il modo in cui milioni di persone oggi interagiscono con i computer.
Uno dei dipendenti più importanti di Apple
Tra i primi 100 dipendenti di Apple — fu assunto da Steve Jobs nel 1978 — Atkinson fu l’autore di QuickDraw, il motore grafico che rese possibile l’interfaccia del Macintosh originale. Fu lui a creare MacPaint, il primo software di fotoritocco basato su bitmap, e successivamente HyperCard, un sistema ipermediale che anticipò i principi di navigazione ipertestuale alla base del Web. Con HyperCard, chiunque poteva creare applicazioni grafiche, interattive e intuitive, senza scrivere una riga di codice tradizionale. Un’idea rivoluzionaria, soprattutto negli anni ’80.
Atkinson contribuì anche a concetti visivi ormai entrati nell’immaginario collettivo dell’informatica, come le “formiche in marcia” (le linee tratteggiate animate che indicano un’area selezionata) e la dithering a contrasto elevato per simulare le sfumature di grigio sui vecchi schermi bianchi e neri del Mac. Dettagli tecnici, certo, ma carichi di valore simbolico e culturale per generazioni di utenti, artisti e sviluppatori.

Lasciò Apple negli anni 90
Dopo aver lasciato Apple nel 1990, co-fondò General Magic, una delle startup più visionarie dell’epoca, e in seguito si unì alla società di intelligenza artificiale Numenta, dichiarando che i progressi dell’IA avrebbero avuto un impatto sociale superiore persino alla nascita del personal computer.
Nel suo ultimo messaggio, Atkinson scrisse di aver “già vissuto una vita straordinaria e meravigliosa”. Un’affermazione difficile da contestare, se si considera quanto la sua opera abbia inciso nella storia dell’innovazione. Il CEO di Apple, Tim Cook, lo ha salutato con parole semplici ma toccanti: “È stato un vero visionario. La sua creatività, il suo cuore e il suo lavoro rivoluzionario continueranno a ispirarci per sempre”.


