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Pornhub e altri siti porno lasciano la Francia: Aylo si ritira per protesta contro la legge sull’età degli utenti

Pornhub e altri siti porno lasciano la Francia: Aylo protesta contro la legge sulla verifica dell’età, ritenuta invasiva e inefficace.

Pornhub e altri siti porno lasciano la Francia: Aylo si ritira per protesta contro la legge sull’età degli utenti

A partire da mercoledì, Pornhub e altri siti pornografici gestiti da Aylo non saranno più accessibili dalla Francia. La decisione arriva in risposta diretta a una nuova legge francese che impone verifiche più rigide dell’età degli utenti per accedere ai contenuti per adulti. Una normativa pensata per tutelare i minori ma che, secondo la società canadese, comporta gravi rischi per la privacy. La Francia non è il primo Paese a prendere un simile provvedimento: numerosi stati americani hanno discusso o si sono già dotati di regole simili.

Aylo contesta la legge francese: “una minaccia alla privacy”

Aylo, già nota come Mindgeek e oggi di proprietà del fondo Ethical Capital Partners, controlla alcune delle principali piattaforme pornografiche mondiali, tra cui Pornhub, YouPorn e RedTube. In una nota, l’azienda ha definito la normativa francese “pericolosa, potenzialmente invasiva e inefficace”. Secondo Solomon Friedman, vicepresidente per la conformità, la responsabilità del controllo dell’età dovrebbe ricadere sui sistemi operativi e sui dispositivi, e non sui siti web. “Apple, Google e Microsoft possiedono già strumenti per determinare l’età dell’utente a livello di sistema operativo”, ha dichiarato.

Il ritiro dalla Francia non è un caso isolato. Già in precedenza, Aylo aveva abbandonato alcuni stati americani in cui erano state introdotte leggi simili. E mentre l’Unione Europea ha avviato un’indagine sul livello di protezione dei minori da parte dei siti per adulti, anche il Regno Unito si prepara ad applicare una nuova normativa sull’“age assurance” entro luglio, con Ofcom come autorità di regolazione.

L’azienda si dice favorevole alla verifica dell’età, ma contesta il metodo: in alcuni casi, gli utenti dovrebbero inserire dati di carte di credito o documenti d’identità — misure giudicate troppo invasive. In segno di protesta, Aylo ha annunciato che mostrerà un’immagine del celebre dipinto “La Libertà che guida il popolo” di Delacroix sulle sue homepage francesi.

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La Francia replica: “Meno contenuti degradanti accessibili ai minori”

La reazione delle istituzioni francesi non si è fatta attendere. Aurore Bergé, ministra per l’uguaglianza di genere, ha salutato la decisione con un secco “au revoir”, sottolineando che si tratta di un passo avanti per la protezione dei minori. “Ci sarà meno contenuto violento, degradante e umiliante accessibile ai minori in Francia”, ha scritto su X.

La questione però resta aperta: la Francia è il secondo mercato globale per Pornhub dopo gli Stati Uniti, e il dibattito su come bilanciare tutela dei minori e diritti alla privacy è destinato a intensificarsi, soprattutto ora che anche il Regno Unito è pronto ad adottare sistemi di verifica sempre più sofisticati, inclusi quelli basati su riconoscimento facciale.

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