Collisioni planetarie: l’impatto che genera onde sismiche per milioni di anni
Impatti giganteschi potrebbero dare il via a vibrazioni sismiche che durano milioni di anni. Dimostrato quanto possa essere caotico il Sistema Solare primordiale.

È stato svelato come impatti giganteschi potrebbero innescare vibrazioni sismiche che durano milioni di anni. Per poter capire quanto è caotico il Sistema solare primordiale, è necessario osservare la Luna. La superficie della Luna porta i segni di una serie di collisioni. Il Sistema solare primordiale era come un campo di detriti dove gli oggetti si scontravano tra di loro in una serie di collisioni.
Si stima che i nuclei di alcuni esopianeti possano contenere oltre 100 masse terrestri di materiale solido. Molto probabilmente questi pianeti sono diventati grandi ed al loro interno è stato ritrovato del metallo perché si sono scontrati e fusi con nuclei di diversi esopianeti più piccoli.
I ricercatori che hanno condotto questa ricerca, hanno simulato una collisione tra un gigante gassoso più giovane e più piccolo ed un gigantesco gassoso più vecchio e massiccio per verificare se l’impatto generasse delle onde sismiche di lunga durata che si potessero rilevare con il JWST.

Onde sismiche negli esopianeti giganti: la traccia invisibile degli impatti cosmici
La ricerca in questione si chiama “Oscillazioni sismiche provocate da impatti giganti in pianeti giganti ripresi direttamente”, a cura di JJ Zanazzi, un fisico teorico dell’Università della California, Berkeley che da tanto tempo studia la formazione dei pianeti. Per chi non lo sapesse, il JWST non riesce a rilevare le onde sismiche, ma rileva le variazioni di luce con una grande precisione.
“In linea di principio, gli impatti su scala planetaria potrebbero provocare oscillazioni sismiche negli esopianeti ripresi direttamente, che potrebbero essere rilevate da missioni spaziali come JWST e Roman”. Questo quanto scritto dagli autori dello studio che con questa ricerca hanno dimostrato che un impatto gigantesco con un giovane gigante gassoso provoca delle oscillazioni sismiche di lunga durata che possono essere rilevate fotometricamente.
La ricerca, inoltre, mostra come il pianeta sia arricchito di metalli, per via di un forte arricchimento planetesimale. Secondo quanto riferito dagli esperti, l’esopianeta gigante conterrebbe al proprio interno tra 100 e 300 masse terrestri di metalli pesanti.
“Gli impatti non sono l’unico modo per eccitare le oscillazioni nei pianeti giganti. Giove caldi e tiepidi potrebbero formarsi attraverso una migrazione ad alta eccentricità, un processo in cui le forze gravitazionali mareali della stella madre eccitano il modo fondamentale a più bassa frequenza a grandi ampiezze“. Questo ancora quanto scritto dagli autori.


