Cancro ai polmoni: fermare il trattamento può ancora garantire risultati duraturi
Alcuni pazienti affetti da cancro ai polmoni possono ottenere risultati duraturi nel tempo, anche fermando il trattamento.

Pazienti affetti da cancro ai polmoni fermando il trattamento potrebbero ottenere risultati duraturi nel tempo. Dopo aver interrotto l’immunoterapia, alcuni pazienti potrebbero continuare ad avere effetti positivi. Un gruppo di ricercatori ha effettuato uno studio molto interessante su un sottogruppo di pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule e studiato così i risultati.
Lo studio è stato poi pubblicato su Clinical Cancer Research, una rivista dell’American Association for Cancer Research. Il principale autore dello studio è Mark Awad, MD, PhD capo del servizio di oncologia toracica presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center, mentre il primo autore è Federica Pecci, MD ricercatrice presso il Dana Farber Cancer Institute.

Immunoterapia: tra speranze di controllo del cancro ai polmoni e sfide legate agli effetti collaterali
“Quando l’immunoterapia attiva il sistema immunitario, l’obiettivo è colpire selettivamente le cellule tumorali. Ma questa attivazione può anche causare infiammazione in altri organi“, queste le parole dichiarate da Awad. Quest’ultimo ha ancora aggiunto che nel momento in cui si osservano gli effetti collaterali, ci si chiede se continuare a somministrare l’immunoterapia o se è necessario interrompere il trattamento temporaneamente o definitivamente.
I ricercatori hanno individuato che tra il 3% ed il 12% dei pazienti trattati con un singolo ICI e fino al 25% dei pazienti trattati con una terapia di combinazione a doppio ICI potrebbero dover interrompere il trattamento per via di reazioni avverse legate all’immunoterapia. Molti di questi pazienti si teme che possano sviluppare il cancro o che questo possa recidivare nel caso in cui si dovesse interrompere la terapia.
I ricercatori hanno tentato di caratterizzare gli esiti dei pazienti con NSCLC interrompendo la terapia con ICI. I risultati sono stati molto interessanti. Un sottogruppo di pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule che ha interrotto la terapia con inibitori dei checkpoint immunitari per via di eventi avversi legati al sistema immunitario, ha continuato a riscontrare un controllo della malattia anche a lungo termine.
“Questi risultati suggeriscono che i pazienti possono sperimentare un controllo della malattia e una sopravvivenza prolungati dopo l’interruzione del trattamento a causa di tossicità o se gli effetti collaterali incidono sulla loro qualità di vita”. Queste le parole di Pecci.