Il Sahara e il mistero del lago che riscrive la storia climatica
Un nuovo studio ha svelato il segreto del riempimento di un lago del Sahara nordoccidentale, generalmente secco: ecco cosa hanno scoperto i ricercatori.

Secondo i risultati di una nuova ricerca, le precipitazioni atlantiche contribuirebbero ai riempimento dei laghi del Sahara nord-occidentale, determinando la formazione di zone lacustri e sconvolgendo le teorie climatiche precedenti. I dati emersi dal recente studio indicano, infatti, che i pronosticati aumenti di frequenza e intensità degli eventi piovosi nel Sahara potrebbero influire significativamente sul futuro delle risorse idriche nel deserto.
La ricerca, pubblicata su Hydrology anf Earth System Sciences, è stata effettuata da Joëlle Rieder presso l’ETH di Zurigo, sotto la guida del Dott. Moshe Armon, della dott.ssa Franziska Armon e del dott Elaf Dente. Unendo i modelli atmosferici del passato ai fenomeni idrici odierni, tale studio fornisce suggerimenti importanti sul modo in cui i futuri cambiamenti climatici potrebbero rivoluzionare la disponibilità idrica nelle zone desertiche.
Il deserto del Sahara oggi rappresenta una delle zone più aride del pianeta, ma non è sempre stato così: alcuni indizi preistorici suggeribbero la presenza, in passato, di zone umide nella grande distesa di sabbia. Tuttavia, gli scienziati hanno discusso a lungo sulle cause relative alle condizioni di umidità, che hanno favorito queste raccolte lacustri.

Nuove teorie sul riempimento dei bacini idrici del Sahara
La nuova indagine ha studiato come il lago Sebkha El-Mekah, attualmente secco, si riempia talvolta di acqua, facendo luce su fenomeni tempestosi estremi, indispensabili per la formazione dei bacini idrici. Nel periodo compreso tra il 2001 è il 2021 il bacino è stato colpito da centinaia di tempeste violente, ma soltanto 6 di queste avrebbero contribuito a un riempimento effettivo del lago. Il meccanismo di riempimento dei laghi dipenderebbe, infatti, dalle precipitazioni provenienti dall’Oceano Atlantico e non da sorgenti equatoriali, come si pensava precedentemente.
Il trasporto dell’umidità determina un’interazione tra i cicloni extratropicali della costa atlantica nordafricana e i modelli climatici degli strati superiori, favorendo l’insorgenza di forti precipitazioni. L’umidità viene trasportata attraverso il Sahara prima di raggiungere il lago. La stabilità degli eventi climatici, che generalmente dura 3 giorni, contribuisce notevolmente al processo di riempimento dei laghi. I risultati di questo studio sconvolgono le teorie comuni, secondo cui il riempimento dei laghi preistorici nel Sahara fosse dovuto principalmente alle precipitazioni monsoniche provenienti dal Sud, sottolineando l’importante ruolo svolto dalle tempeste atlantiche.


