Addestrare le cellule per fermare l’artrite reumatoide: al via la sperimentazione rivoluzionaria
Una nuova sperimentazione potrebbe portare alla scoperta di una terapia in grado di contrastare l’artrite reumatoide: vediamo insieme come.

L’obiettivo dello studio AuToDeCRA-2 consiste nel dimostrare che è possibile istruire i globuli bianchi, che regolano il sistema immunitario, affinché possano sconfiggere l’artrite reumatoide. La ricerca, condotta dall’Università e dalle aziende ospedaliere di Newcastle, è stata finanziata dalla Commissione Europea e dall’ente benefico Versus Arthritis. Il Prof, Isaacs ha dichiarato che si tratta di uno studio all’avanguardia, effettuato soltanto da uno o altri due gruppi in tutto il mondo.
L’analisi prevede l’isolamento di alcune cellule del sangue di un paziente. A tal proposito, il professore ha sottolineato l’esistenza di vari tipi di cellule che, aggregandosi come un esercito di soldati, combattono determinate infezioni e patologie. Tali cellule vengono istruite dai globuli bianchi, soprannominati dal professore “generali del sistema immunitario”.
Quando questi percepiscono una situazione di pericolo, lanciano il segnale di attacco: in caso contrario, rimangono in stato di quiescenza, ordinando all’esercito di non toccare i tessuti sani. L’errato funzionamento di questo meccanismo potrebbe determinare l’insorgenza di patologie come l’artrite reumatoide.

Il successo della nuova ricerca sull’artrite reumatoide apre le strade alla cura delle malattie autoimmuni
Nel corso di 7 giorni, i globuli bianchi del paziente vengono coltivati in laboratorio e addestrati affinché possano imparare a comportarsi come generali calmi. In questo modo, quando verranno restituiti al paziente, potranno ordinare all’esercito di sospendere l’attacco alle articolazioni. Questo trattamento potrebbe determinare lo spegnimento della malattia, producendo effetti benefici e significativi nei confronti dei soggetti affetti da artrite reumatoide.
In Inghilterra sono circa 450.000 le persone colpite da questa patologia: tra queste anche l’infermiera 70enne MS Robson. Prima della diagnosi, la donna era solita immergere le mani in alcune confezioni di piselli surgelati per lenire il dolore. Attualmente assume alcuni immunodepressori, che le offrono un piccolo aiuto, ma sembrerebbe che il dolore si sia affievolito, da quando si è sottoposta alla terapia con globuli bianchi rieducati.
I risultati della sperimentazione di Newcastle potrebbero influire positivamente sui 18 milioni di pazienti che soffrono di artrite reumatoide in tutto il mondo. Se questo studio funzionasse, potrebbe essere d’aiuto nella cura di altre patologie autoimmuni, come la sclerosi multipla e il diabete.


