Gli Stati Uniti interrompono la condivisione dei dati sulla qualità dell’aria
Un blocco inaspettato quelli che gli Stati Uniti hanno deciso di effettuare in merito alla condivisione dei dati sulla qualità dell’aria.

Gli Stati Uniti hanno preso una decisione di non poco conto che avrà sicuramente degli effetti molto forti per tutto il mondo. A quanto pare, il governo americano avrebbe deciso di smettere di divulgare ogni tipo di dato acquisito sulla qualità dell’aria. Questo è stato deciso pochi giorni fa e ha fatto cadere nello sconforto molti scienziati che sono impegnati in questo settore. Questo perché lo studio condotto dagli Stati Uniti è sempre stato uno dei migliori e dettagliati e più volte è servito per raggiungere grandi compromessi in tutto il mondo.
A quanto pare, questa decisione sarebbe legata a dei vincoli di finanziamento e molto probabilmente, qualora questo problema venisse risolto, tutto potrebbe tornare a funzionare come sempre. A trattare questa problematica anche il New York Times, che ha parlato di tutti i vincoli che per l’appunto bloccano molto spesso le iniziative che hanno a fare con il clima e con l’ambiente.

Qualità dell’aria: il lavoro degli Stati Uniti
Da sempre gli Stati Uniti si sono dimostrati tra i paesi più impegnati nello studio della qualità dell’aria, arrivando a misurare delle particelle così fini e pericolose che non sempre gli strumenti d’avanguardia riescono a rivelare. Ci riferiamo per esempio a quella che è stata definita come PM2.5, la quale potrebbe arrivare nei polmoni e causare la morte delle persone.
Per non parlare poi di come l’inquinamento ambientale arrivi ad uccidere circa 8 milioni di persone ogni anno. Ad intervenire sulla questione anche l’esperto di inquinamento della Sustainable Futures Collaborative di Nuova Delhi, Bhargav Krishna, che ha descritto come questa mancanza lascerà un grande vuoto negli studi. Questo perché il contributo degli Stati Uniti ha permesso più volte ai paesi in via di sviluppo di apprendere quelle nozioni che, in qualche modo, avrebbero migliorato la loro qualità dell’aria.
Altri esperti del settore la pensano come lui come, ad esempio, Alejandro Piracoca Mayorga e Khalid Khan, i quali svolgono lo stesso ruolo in Colombia e Pakistan. Anche secondo il loro parere questo blocco avrà delle ripercussioni su tutto il mondo.


