Nuovo microscopio a raggi X di Bruker: un’innovazione nel 3D
È stato lanciato da poco un nuovo microscopio a raggi X: scopriamo di più.
È da poco giunta voce circa il lancio di un nuovo microscopio a raggi X che sviluppa e sfrutta l’innovazione del 3D. Questo è stato possibile grazie a Bruker Corporation, azienda che ha per l’appunto deciso di investire in X4 POSEIDON, un dispositivo di alto livello che sfrutta la tomografia computerizzata. Si tratta di uno strumento che permetterà di raffinare moltissimo la tecnica della microscopia a raggi X, in maniera tale che la stessa possa essere utilizzata con profitto in ambito scientifico.
Da quello che sappiamo, la risoluzione di questo microscopio è davvero molto alta e soprattutto multi-flessibile. Proprio per questo gli scienziati hanno cominciato a parlare di multivisione attraverso un sistema che può essere personalizzato e garantisce l’utilizzo di più lingue nello stesso momento. Ovviamente il marchingegno potrà essere aggiornato in corso d’opera e avvicinato con successo a tutte le innovazioni scientifiche che si verificheranno in futuro.
Cosa sappiamo sul nuovo microscopio?
A parlare di questo portento della tecnologia il vicepresidente di Bruker, ovvero Diederik Ellerbroek, il quale ha parlato di come X4 POSEIDON sarà fondamentale per tutte quelle prestazioni che sfruttano l’XRM da banco. Troverà quindi grande applicazione per quanto riguarda lo studio delle energie rinnovabili, delle medicine e di tutte quelle categorie che richiedono studi specifici e mirati.
Del resto, Bruker è sempre sulla cresta dell’onda per quanto riguarda la progettazione di applicazioni atte a migliorare la vita umana sotto ogni punto di vista. L’obiettivo è proprio quello di fornire degli strumenti che possano apportare drastiche evoluzioni nel settore delle analisi, della farmacia e della ricerca.
Grazie all’utilizzo di questo microscopio, sarà quindi possibile raggiungere dei risultati che fino a poco tempo fa non erano millantati e che potrebbero sicuramente fare la differenza. Per non parlare poi della possibilità di avere nuovi punti di riferimento da raggiungere per le scoperte che si verificheranno in futuro.
