Un nuovo capitolo si apre nella complessa relazione tra i giganti tecnologici e l’Unione Europea. Google si trova ad affrontare una potenziale accusa di violazione delle normative UE sulla concorrenza digitale, dopo che le modifiche proposte al suo motore di ricerca non hanno soddisfatto né il regolatore antitrust europeo né i concorrenti del colosso tecnologico.

Lo scontro sulla Digital Markets Act

La Commissione Europea si prepara a formulare accuse formali contro Google per presunte violazioni del Digital Markets Act (DMA), la nuova normativa europea entrata in vigore per regolamentare il potere delle Big Tech. Al centro dell’indagine, avviata nel marzo dello scorso anno, c’è il sospetto che Google favorisca i propri servizi verticali – come Google Shopping, Google Flights e Google Hotels – a discapito dei concorrenti. La questione si è ulteriormente complicata quando l’azienda ha minacciato di tornare a un formato di visualizzazione con semplici link blu, una mossa che non ha trovato il favore dei regolatori europei.

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Tensioni internazionali e conseguenze economiche

La vicenda si inserisce in un contesto di crescenti tensioni tra Stati Uniti e Unione Europea sul fronte della regolamentazione tecnologica. Le sanzioni previste dal DMA potrebbero raggiungere il 10% del fatturato globale annuo di Google, una prospettiva che ha alimentato il dibattito transatlantico sulla regolamentazione delle Big Tech. Oliver Bethell, direttore della concorrenza EMEA di Google, ha sottolineato gli sforzi dell’azienda per trovare una soluzione equilibrata, pur avvertendo che ulteriori modifiche al formato dei risultati di ricerca potrebbero compromettere funzionalità utili per gli utenti. La Commissione sta inoltre conducendo indagini parallele su Apple e Meta Platforms, con decisioni attese nei prossimi mesi.

Google contro il mondo

Le indagini antitrust contro Google si moltiplicano a livello globale. Oltre all’UE, anche il Dipartimento di Giustizia USA ha accusato l’azienda di monopolio nel mercato della ricerca online e della pubblicità digitale. In India, la Competition Commission ha multato Google per abuso di posizione dominante su Android, mentre in Corea del Sud è stata sanzionata per pratiche anticoncorrenziali nel mobile gaming. Recentemente, perfino la Cina ha aperto un’indagine contro il colosso americano.

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